Strage di uccellini ingannati dal palazzo. Via Noto, svelato il mistero delle carcasse.

Zampe di velluto

L’amministratore dello stabile  ha già predisposto l’acquisto  di «sagome anti-collisione»

NON SONO passati inosservati quei corpicini senza vita, alcuni in stato di decomposizione. Carcasse di 25 uccellini spiaccicate su marciapiedi, grate e all’interno di un cortile, tutte concentrate in uno spicchio di pochi metri tra via Monti Sabini e via Noto, alla periferia sud della città. Che cosa è successo? Si sono domandati diversi cittadini tra cui una signora che,allarmata,ha segnalato la presenza di «cadaveri di uccelli di diverse specie e in diverso stato di decomposizione». «Avevamo già notato nell’ultimo anno la presenza di un singolo esemplare morto ogni tanto nello stesso marciapiede ma questa è una vera e propria strage». Così ha scritto al consigliere comunale Gianluca Comazzi (capogruppo di Forza Italia), che ha voluto far luce sulla faccenda. Nei giorni scorsi ha contattato la polizia locale suggerendo di far effettuare alla Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi delle analisi sugli uccelli morti per capire la causa dei decessi.

Trappola per gli uccelli

LA RISPOSTA del Nucleo tutela animali della polizia locale non si è fatta attendere: i ghisa hanno fatto sapere di essere già intervenuti in quel punto, per lo stesso motivo, il 9 ottobre. E hanno svelato il mistero: a causare la morte degli uccellini sarebbero le «vetrate a specchio» di un palazzo affacciato sulla via: «Si è riscontrato che la moria di uccelli è stata causata dalla conformazione stessa dello stabile, in quanto tutta la facciata del complesso è realizzata con vetrate a specchio che, riflettendo il cielo, ingannano i volatili». Succede che gli uccellini, trovandosi di fronte allo specchio,credo no di volare verso l’orizzonte ma invece si sfracellano contro la facciata. Un urto che per tanti diventa mortale. Ecco il perché delle carcasse. Ma ci sono buone notizie: a quanto pare l’amministratore dello stabile in questione ha già predisposto l’acquisto di sagome anticollisione così da evitare che quei vetri si trasformino ancora in una trappola letale per gli uccellini.«Episodi come questo sono gravi -commenta Comazzi -. L’attenzione del Comune deve essere massima. Milano dimostra come specie diverse si siano adattate in maniera straordinaria al contesto urbano. Gli animali sono una grande ricchezza per la nostra città e dobbiamo tutelarli». Curioso che un anno fa esatto fossero apparse altre carcasse di uccelli lungo un’altra via: un centinaio di corpicini di storni, in via San Giusto (zona San Siro). I motivi? Si è ipotizzata una «collisione di volo»o tra due stormi o contro un mezzo di passaggio.
di MARIANNA VAZZANA (Il Giorno Milano)

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