Da Essen a Milano: le novità dei giochi da tavolo, il valore immortale della condivisione

Milano

Milano 12 Novembre – Per chi di voi non fosse familiare con il fenomeno, il mondo dei giochi da tavolo si evolve. Ogni anno vengono presentati migliaia di nuovi giochi. È un ambiente frizzante, ricco di ingegnosità. I due punti di riferimento sono, per l’Italia, la convention di Modena, ad Aprile, e quella mondiale ad Essen, in Germania, a Novembre. In mezzo il vuoto. Un vuoto che la Board Game Society ha deciso di riempire. La Board Game Society nasce dieci anni fa, riunendo un gruppo di appassionati di giochi da tavolo. Ha dei numeri consistenti: 120 tesserati all’anno, un nucleo di duri e puri di 60, e poi un turn over di altre 60 persone. In questi anni ha accolto, in tutto, circa 750 persone, dando loro una casa ludica e la possibilità di incontrarsi in un luogo comune, in diverse occasioni. Tra cui la Fiera dopo la Fiera. 

Essen, non nascondiamocelo, è lontana. Così la BGS, con il suo Presidente, Alessandro Di Pace, sapendo bene che non tutti possono permettersi di andare, ogni anno preparano un momento in cui chi ci è stato presenta ai meno fortunati un gioco che hanno provato là. Spiegando regole, meccanismi e strategie. E facendo vivere anche a loro la meraviglie cui non hanno potuto assistere di persona. Quest’anno alla fiera hanno partecipato 300 persone da tutto il Nord Italia, mettendo al primo posto la solidarietà e la condivisione, in un clima rilassato e di divertimento. D’altronde, nell’associazione, ci sono ragazzi di tutte le età, come menzione d’onore per i ragazzi del ’46, vere e proprie colonne del gruppo. Il tutto si è svolto nei locali dell’UESM di via Sant’Uguzzone, ancora una volta centro nevralgico di attività che rivitalizzano il quartiere, lottando attivamente contro il degrado. Anche se sulla Board Game Society altro si può e si deve dire.

Ad esempio, che non si limitano a giocare. No. Nelle loro sale, i giochi nascono. O ci provano. I ragazzi e le ragazze, infatti, provano continuamente nuovi giochi. Addirittura, ci sono tre o quattro autori nei loro ranghi. Addirittura, per la manifestazione di ieri, alcuni autori sono arrivati da tutto il nord per presentare le loro creazioni. In queste stanze sono stati provati, e forse anche modificati, capolavori come Lupin Terzo o Democracy under Siege. Insomma, negli ultimi anni si è passati da un gruppo di ragazzi che nutre la mente ad una fucina di sogni. Non male, davvero. Anzi, possiamo pure parlare di eccellenza a livello cittadino.

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