Milano 13 Novembre – “Non paghi di occupare illegalmente da quasi un anno uno stabile; non contenti di disturbare i residenti delle case vicine con feste a base alcool, droga e musica a tutto volume; non soddisfatti del riempire il quartiere di scritte, rifiuti e piccoli vandalismi; ieri notte i ‘bravi ragazzi del Centro (a)sociale Lambretta, hanno inscenato addirittura una manifestazione all’aperto, in mezzo alla strada, per pubblicizzare la loro scuola di boxe“. Lo fa sapere il Presidente del Municipio 4 di Milano, Paolo Guido Bassi, al quale si sono rivolti diversi cittadini del quartiere. “Mi sono arrivate in diretta foto e filmati – fa sapere – e sono rimasto davvero sbigottito. L’arroganza di questi militanti dell’ultrasinistra sembra non avere confini. Ma quello che fa più specie, è che chi deve intervenire gli abbia permesso di fare tutto senza alcun tipo di problema”. Proprio questa settimana, prosegue l’esponente della Lega Nord, “ai Municipi è giunta una nota recante ‘Disposizioni operative in ordine allo svolgimento di manifestazioni ed eventi pubblici’ che recepisce ‘specifiche indicazioni, sia in termini di security che di safety, anche in relazione allo svolgimento di manifestazioni ed eventi pubblici‘. Tradotto: regole più stringenti. Ora mi chiedo, anche questi soggetti avranno ottemperato? Avranno pagato l’occupazione del suolo pubblico? Avranno comunicato con almeno 30 giorni di preavviso la manifestazione. Ci sarà stato il controllo da parte della Polizia Locale? Presumo – constata – siano solo domande retoriche. Ma le rivolgerò comunque al sindaco, al Questore e al Prefetto, tutti già e più volte informati e interessati circa quanto sta avvenendo al quartiere Calvairate a causa di questa occupazione politica. Come Municipio abbiamo chiesto un intervento da parte delle istituzioni preposte con due delibere, siamo stati a parlare sia con il questore che con il prefetto, abbiamo chiesto un intervento anche a Giuseppe Sala, anche solo una sua presa di posizione pubblica al nostro fianco a sostegno di una sacrosanta richiesta di legalità e decoro condivisa da tutto il quartiere. Per ora solo silenzio. Ma non demordiamo, scene come quelle cui si è assistito ieri – conclude Bassi – rappresentano un paradosso inaccettabile, davvero, agli occhi di chiunque”.
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