Un immigrato senza biglietto intossica 30 persone in treno a Milano

Milano

Milano 20 Novembre – Riporta Repubblica:

Quattro persone hanno riportato un’intossicazione per spray al peperoncino spruzzato in un vagone di un convoglio tra Milano e Lodi da un immigrato invitato a scendere, insieme a un connazionale con cui aveva avuto una violenta lite, dal capotreno. E’ accaduto la notte fra sabato e domenica intorno alla mezzanotte.

In seguito alle inalazioni, una trentina di persone hanno accusato disturbi più o meno fastidiosi, mentre quattro hanno avuto bisogno di cure mediche. Sono state, quindi, soccorse sul posto alla stazione di Melegnano (Milano) da sanitari del 118 e portati al vicino ospedale Predabissi. Le indagini sono state svolte dalla Polfer. Le condizioni dei quattro intossicati non destano preoccupazioni e passate alcune ore si sono ripresi. Il convoglio è rimasto fermo in tutto, alla stazione per circa una ora.

Le persone intossicate sono 30, non 4. Quattro erano così gravi da richiedere una cura ospedaliera. Gli altri 26 hanno subito. E continueranno a subire, visto che il genio, ovviamente di importazione, che ha causato i problemi probabilmente farà solo qualche giorno di galera. Sempre che faccia persino quelli, cosa di cui è lecito dubitare. Nulla di nuovo, per carità, ma ogni episodio del genere, dal furto di rame dell’altro giorno, all’aggressione dei latinos ad un controllore che gli costò quasi il braccio, aumentano i rischi per Milano. Perché danno un segnale concreto di dove sia il ventre molle della città. Non nelle strade, non nei luoghi della movida. Non nei luoghi di culto o nelle piazze. Ma nelle stazioni e sui treni. Troppa gente in transito, per poterla controllare. Troppi spazi per una efficace dissuasione. Le risposte, come la farsa di far pagare agli smemorati l’interruzione di pubblico servizio a chi si dimentica lo zaino in metro, sono troppo blande. Anche se qualcosa si sta muovendo, soprattutto con l’aumento dei controlli. Che, però, vanno fatte da persone armate. Non c’è alternativa. Oggi era uno spray. Domani?

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