L’assessore: Faremo un centro in città per accogliere tutti i profughi in transito». Anche clandestini.
Milano 21 Novembre – Se con la marcia “senza muri” del 20 maggio scorso pensavamo di averle viste tutte, ci sbagliavamo. Non solo la carnevalata a braccetto coi centri sociali per accogliere ancora più migranti si rifarà, ma Milano si candida addirittura ad essere la nuova Lampedusa d’Italia. Pur non essendoci il mare. Nel menù del 2018, infatti, Palazzo Marino ci ha messo la ciliegina sulla torta: un centro d’accoglienza temporaneo a disposizione di tutti i profughi che vogliono raggiungere altre città europee. «Faremo un avviso pubblico per chiedere alla città di proporci idee e soluzioni, chiederemo di proporre anche dei luoghi, altrimenti ne useremo uno dei nostri», ha specificato l’assessore alle Politiche Sociali. Non bastavano i 128 mila migranti (di cui 26 mila bambini) che sono passati da Milano negli ultimi quattro anni. E nemmeno l’aumento dei posti Sprar, da 422 a 1000, previsto per il mese prossimo. Siamo destinati ad accogliere anche chi non ha alcuna intenzione di rimanere a Milano. E, parole di Majorino, «anche gli irregolari che hanno vista bocciata la loro richiesta d’asilo». Dentro tutti.
Al nuovo cinema Anteo, Majorino e Sala hanno dato il via a “Milano Mondo”, gli stati generali dell’immigrazione. Una quattro giorni di incontri, proposte, dibattiti e chi più ne ha più ne metta, con un unico denominatore comune: gli immigrati. «Milano pensa alla quotidianità, quindi a dare un tetto a chi arriva da noi in difficoltà», ha detto il sindaco. E gli italiani poveri? Possono aspettare. Il ritornello della sinistra era il solito di sempre: «I comuni dell’hinterland dovrebbero prendere spunto da Milano, perché qui l’accoglienza diffusa funziona bene». Così bene che i parchetti pubblici requisiti dai profughi sono diventati off-limits per mamme e bambini, che piazza Duca d’Aosta – biglietto da visita della città per i turisti – è ridotta a una latrina dai profughi o presunti tali, che le periferie in mano ai nordafricani sono polveriere pronte ad esplodere. E pensare che tra i progetti snocciolati dall’amministrazione c’è quello di creare «una rete di mediatori culturali nei quartieri per favorire l’integrazione e gestire i conflitti». Non controlli a tappeto agli immigrati che si sono impadroniti di intere zone, dal Giambellino a Lorenteggio, da San Siro al Corvetto, le periferie dimenticate da Sala dove gli italiani non si sentono più a casa loro. Ma Majorino ha rilanciato anche sugli sportelli anti-discriminazione. Nonostante qualche mese fa gli operatori della Casa dei Diritti abbiano detto che le denunce di razzismo siano in fondo alla classifica di quelle ricevute, verrà aperto un nuovo sportello apposito in via De Amicis.
«Il nuovo bando a cui sta pensando il Comune di Milano per portare qua altri immigrati va contro ogni logica. Sappiamo bene che gli altri Paesi europei non accetteranno mai immigrati già sistemati da noi. La sinistra che governa Milano farebbe meglio a pensare dove sistemare i tanti milanesi senza casa. Ci permettiamo di ricordare al Comune che ha più di 27mila persone in attesa in graduatoria», attacca Fabio Altitonante, consigliere regionale di Forza Italia. Punta il dito sull’ossessione della giunta per i migranti, invece, l’azzurra Silvia Sardone: «Quando, a Palazzo Marino, dedicheranno anche solo la metà del tempo ai tanti italiani in difficoltà? A quando uno sciopero della fame anche per gli italiani poveri e non solamente per lo ius soli?». Già, lo ius soli. Majorino, supportato da Emma Bonino, ha fatto la voce grossa col governo del suo stesso colore politico: «Basta coi balbettii. È indecente il fatto che questo tema non sia stato ancora compiutamente affrontato».
::: LA SCHEDA L’INCONTRO Al nuovo cinema Anteo, ieri l’assessore al Welfare di Palazzo Marino, Pierfrancesco Majorino, e il sindaco Giuseppe Sala hanno dato il via a “Milano Mondo”, gli stati generaIldell’im migrazione. Unaquattro giorni di incontri. proposte, dibattiti con un unko denominatore comune: gli immigrati I NUMERI A Milano, negli ultimi quattro anni sono passati 128 mila migranti, dl cul 26 mila bambini. Il mese prossimo I posti Sprat (Sistema di protezione per richledentl asilo e rifugiati del ministero dell’Interno) aumenteranno da 422 a 1000. E, parole di Majorino, saranno accolti In città anche “anche gli iregolari che hanno vista bocciata la loro richiesta d’asilo” HUB A TEMPO Palazzo Marino vorrebbe creare un centro d’accoglienza temporaneo a disposizione di tutti i profughi che vogliono raggiungere altre città europee. L’intenzione è di fare un avviso pubblico per chiedere alla citta di propone idee, soluzioni e luoghi. Se l’appello resterà inascoltato il Comune userà un proprio immobile .
Massimo Sanvito (Libero)
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Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici….
Meditate che questo è (stato):
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi sfaccia .. (anche)la (vostra)casa,
La malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi.
Questo scriveva Primo Levi.. Bisognerebbe farlo rileggere a Majorino che a sua volta lo riproponga al suo collega Rabaiotti..
Con tutto il rispetto e il dispiacere che si può provare nei confronti di questi poveri disperati io mi chiedo possibile che nessuno si indigni con la stessa forza e la stessa convinzione per gli sfrattati che vivono con il terrore di finire per strada? Possibile che si scelga di fare i salvatori del mondo ignorando totalmente ciò che accade in casa nostra? Possibile che si riesca a rimanere indifferenti, a girare le spalle ai cittadini che ti hanno dato la fiducia votandoti? Possibile che non si riesce a capire che ci sono cittadini che per il malgoverno hanno perso quasi tutto? L’Amministrazione del Comune di Milano deve solo vergognarsi.. l’amministrazione ha fallito.. io credo che prima degli “arcobaleni”, “gli abbassa muro” , “i porti aperti”e tutte le altre iniziative che saranno si lodevoli ma non risolvono i drammi de cittadini più bisognosi. Leggo che si aprono centri di accoglienza, ma quando si decidono ad “aprire ” le case per gli sfrattati? Le risorse economiche se si tratta dei centri ci sono, spariscono invece se si chiede di ristrutturare gli alloggi popolari per poi assegnarli alle persone che ne hanno bisogno..
Concludo dicendo che se il buon sindaco il magnanimo majorino e tutti i componenti dell’amministrazione comunale dedicassero 1/5 del loro tempo e delle risorse ai veri problemi dei milanesi farebbero cosa buona e giusta.. d’altra parte è per questo che li abbiamo votati.. o no?