Milano 22 Novembre – In scena, due vite con un tracciato obbligato e un esito quasi inevitabile, che nel reciproco confronto e nel doloroso specchiarsi l’una nell’altra, trovano uno spazio di libertà e di maturazione.
Paolo Giordano, pluripremiato autore de “La solitudine dei numeri primi”, si ispira al libro di Elvio Fassone “Fine pena: ora” (Sellerio editore) per una scrittura scenica che disegna il miracoloso e improvviso annodarsi di mondi paralleli. A guidarne le geometrie sulla scena, a rendere ‘carne viva’ le parole dei due protagonisti (Sergio Leone e Paolo Pierobon) Mauro Avogadro, al quale il Piccolo Teatro ha affidato la regia di questa nuova produzione: un’indagine sui delitti e sulle pene, sul senso e il valore del riscatto, sugli intrecci e le coincidenze nei quali il caso o le leggi della fisica fanno inciampare le vicende umane.
Nel 1985 a Torino si celebra un maxi processo alla mafia catanese. I lavori durano più di due anni. Tra gli imputati Salvatore, poco più che un ragazzo, ma già un criminale che ha già lasciato dietro di sé una scia di morti ammazzati e di azioni criminali; sarà condannato all’ergastolo. Tra lui e il Presidente della Corte di Assise si è stabilito un rapporto di reciproco rispetto, quasi di fiducia. Il giorno dopo la sentenza il giudice gli scrive e gli invia in carcere un libro. Sarà l’inizio di una corrispondenza durata quasi ventisei anni, durante i quali ciascuno vivrà la propria vita: il giudice compiendo un percorso di carriera come magistrato e politico, sempre interrogandosi sul senso della pena carceraria; il recluso, tra gli alti e bassi del carcere, tra la speranza di una riabilitazione e i tormenti del 41 bis, tra un percorso di emancipazione culturale e un tentativo di suicidio.
Fino al 22 dicembre – orari: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00.
Prezzi: platea 33,00€; balconata 16,00€.
informazioni 02 42411889 – www.piccoloteatro.org
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.