Incontro con Comune e Municipio
Milano 23 Novembre – IL NOSTRO GIARDINO è buio e poco sicuro. Questo il grido di allarme che arriva dai residenti di via Piero Martinetti, zona Forze Armate. Il giardino pubblico in questione si trova a metà della via, alle spalle di un terreno in attesa di destinazione dove sorgeva un asilo comunale ora demolito. Il problema sicurezza deriva appunto dalla collocazione del parco, che non affaccia sulla strada se non per una piccola porzione.
«ALLA SERA qui arriva di tutto, sia persone senza fissa dimora che tossicodipendenti alla ricerca di un luogo isolato», denuncia Gianluca D’Alessandro, residente della strada. «Oltre all’accesso nascosto – spiega – l’altro grande problema è quello dell’illuminazione, di notte i lampioni presenti sono insufficienti e non garantiscono un ambiente tranquillo».
IL GIARDINO è stato al centro di un dibattito tra cittadini e Comune in un recente incontro pubblico con il presidente del Municipio 7 Marco Bestetti e l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti. Durante questo incontro, volto a stabilire il futuro dell’area dell’ex asilo, molti partecipanti avevano lamentato il sostanziale abbandono dell’area giochi. «Noi residenti abbiamo esigenza di un’area verde attrezzata dove far giocare i nostri figli in tranquillità, qui si trovano siringhe e bottiglie abbandonate ogni mattina» lamenta Raffaele Cormio, rappresentante dei cittadini. «Abbiamo trovato anche un cambiamonete rubato da un bar — prosegue Cormio – svuotato e abbandonato nell’area a riprova della totale mancanza di controllo».
A LIVELLO istituzionale qualcosa pare pero muoversi, con il presidente di Municipio Bestetti che, in un post su 
Facebook, dichiara: «Abbiamo sollecitato il Comune per avere una maggior illuminazione e per la videosorveglianza dell’area, e siamo in attesa dell’inizio dei lavori».
GIANLUCA D’ALESSANDRO «Alla sera arrivano senzatetto e tossicodipendenti Oltre all’ingresso nascosto manca l’illuminazione»
RAFFAELE CORMIO «Si trovano siringhe e bottiglie ogni mattina, abbiamo visto anche un cambiamonete rubato da un bar»
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Matteo Sacchi (Il Giorno)
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