Milano 23 Novembre – Ma se agli italiani, esclusi quelli che guardano Fazio e le sorelle Parodi, venisse un’irrefrenabile voglia di non pagare il canone della Rai, ritenendo che i propri soldi siano gestiti male, che cosa succederebbe? Naturalmente è un parlare inutile: la Rai ci ha imposto e continua ad imporci programmo faziosi o di scarsa qualità, beffando l’intelligenza degli spettatori e obbligandoli comunque a pagare. I disastri documentati di ascolto di Fazio e delle sorelle Parodi sono, però, flop annunciati, considerata la struttura dei due programmi. Fazio, curiale e obbediente evidentemente ad una linea editoriale che vuole personaggi e politici di sinistra, sorride e ride da solo, chiede conoscendo le risposte, senza un sussulto, in una drammaturgia lenta e noiosa, chiaramente enfatizzata dall’essere di sinistra, cioè nel giusto. La Littizzetto ancora vuol far ridere sparando su Berlusconi, oggi, quando anche a sinistra gli antiberlusconiani viscerali si contano. Il Codacons osserva “ Ascolti “disastrosi” per “Che tempo che fa”, che ieri ha raccolto appena 3.474.000 spettatori pari al 13.28% di share. Lo afferma il Codacons, che torna a puntare il dito sulla Rai.
Siamo in presenza di un tracollo di ascolti che danneggia in modo pesante l’azienda e gli inserzionisti – spiega l’associazione – Un problema evidente di fronte al quale la Rai non può più tacere, ed è chiamata ad adottare provvedimenti e in fretta. A fronte di un investimento stellare su Fabio Fazio, “Che tempo che fa” sta registrando ascolti ben al di sotto delle aspettative, e il programma non incontra il favore del pubblico, il quale dirotta le proprie scelte su altre reti come dimostrano i positivi risultati della concorrenza.
La Rai non ha altra scelta: deve chiudere la trasmissione sostituendola con prodotti in grado di generare ascolti ed evitare la fuga degli inserzionisti, e rivedere il contratto plurimilionario che lega Fazio all’azienda. In caso contrario scatterà una denuncia del Codacons contro i vertici della tv pubblica per i gravi danni arrecati all’Erario” Per Domenica In non sono bastate le frittelle e lo spirito di patata della buona Benedetta a rialzare gli ascolti. Pare, lo riporta Il Corriere, che la trasmissione verrà sospesa per due domeniche, in attesa di rifare tutto il programma.
Ma, intanto, noi paghiamo profumatamente una programmazione di incapaci
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano