Milano 24 Novembre – C’è un telefono rosa per ogni tipo di violenza contro le donne. C’è quello rosissima per le violenze pensate e non applicate con l’ovvia delusione per la mancata denuncia e c’è quello rosa shocking per l’universo maschile che si sente donna. In quest’ultimo caso le denunce sono soprattutto contro donne non disponibili ad accogliere le sorelle malgrado che il cipiglio maschile sia più delle prime che delle seconde. Come le sim telefoniche, 120 milioni su 60 di popolazione, due a media di testa inclusi neonati e centenari, anche le azioni di violenza sessuale non si contano, e sono circa due a testa per tutta la popolazione, quindi quattro per la metà maschile della cittadinanza legittima e non.
Ci sono però nuovi altri fronti all’orizzonte della battaglia femminile. Si sta espandendo il tema del dolore di quei giorni, dopo il tema del prurito di quei giorni ed il problema di ballare la samba in costume carioca in quei giorni. Forse i mancati parti in età giovanile ed i desiderati parti in età matura possono aver concorso al problema del dolore mestruale, come anche le nevrosi per le paure da violenza o per le delusioni da disattenzione. Anche la combinazione di leggings, tacchi e borse della spesa portate solo con la mano destra potrebbe essere il responsabile di questo attentato alla libertà femminile. Pochi anticlericali hanno tirato in ballo il “partorirai con dolore”, ma la stessa maggioranza degli anticlericali, divenuti nel frattempo clericalissimi, hanno chiarito che appunto oggi le donne non partoriscono, semmai usano comodi giocattoli sessuali.
Si cerca ora un colore contro questa macchinazione del dolorificio. Le procure hanno aperto fascicoli contro ignoti il cui intento potrebbe essere quello di vendicarsi per la scoperta della molestia sessuale a scopi raccomanditizi. Se nella corruzione, concusso e corruttore sono entrambi puniti, perché non lo sono maniaco e raccomandata. La risposta è semplice. La discriminazione a favore della donna oltre ad essere un elemento del galateo serve a far scontare secoli di oscuramento. La ricerca lavora alacremente per superare la guerra del dolore. Finora è stata trovata la soluzione nella fine dell’ovulazione che grazie alla scienza ed alla tecnica è oggi un inutile elemento balocco della filiazione, peraltro in maggioranza non voluta. Un altro passo per la convergenza tra i sessi quando in un futuro migliore ci saranno solo femmine, e tutti gli uomini saranno donne. Non sarebbe giusto però non trovare tra gli uomini attuali, i mandanti del dolorificio.
Studi tra Bologna, Firenze e Mosca. Già attore negli ’80, giornalista dal 1990, blogger dal 2005. Consulente UE dal 1997. Sindacalista della comunicazione, già membro della commissione sociale Ces e del tavolo Cultura Digitale dell’Agid. Creatore della newsletter Contratt@innovazione dal 2010. Direttore di varie testate cartacee e on line politiche e sindacali. Ha scritto Former Russians (in russo), Letture Nansen di San Pietroburgo 2008, Dal telelavoro al Lavoro mobile, Uil 2011, Digital RenzAkt, Leolibri 2016, Renzaurazione 2018, Smartati, Goware 2020,Covid e angoscia, Solfanelli 2021.