Milano 24 Novembre – Nel giugno 2013, a Milano, è stato realizzato ‘Wall of Dolls – Il muro delle bambole’, un’installazione con cui si voleva denunciare il crescente numero di vittime di femminicidio, una donna uccisa ogni tre giorni, coinvolgendo artisti, stilisti, associazioni Onlus. Un modo per sensibilizzare i mass-media al problema della violenza contro le donne, e la gente comune al cambiamento della cultura di sopraffazione maschile. Il primo obbiettivo è stato raggiunto, ora tutti i mezzi di comunicazione parlano degli stupri che ogni giorno le donne subiscono.
Poi, è stato chiesto al Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli di intervenire nelle scuole. I dati dicono che i femminicidi sono diminuiti, le violenze rimangono, e le denunce crescono. Dopo più di 4 anni, ogni volta che passiamo davanti al “Wall of Dolls” ci chiediamo che senso ha questo muro ? Che effetto fa alle persone che lo vedono ? Quanti sono quelli che hanno capito il messaggio fermandosi a osservare, leggere, riflettere ? E quanti sono invece, quelli che ci passano davanti e fanno finta di niente ? Ma nella grigia metropoli, le sensibilità sono diverse…e nonostante i continui furti e vandalismi sulle bambole, in occasione del 25 Novembre Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il Muro si rinnova e si moltiplica.
A Milano, alla ‘Casa delle Arti Alda Merini’ nascerà un nuovo Wall of Dolls. Come pure si rinnova a Roma, Genova, e in tante altre città che hanno condiviso il progetto di denunciare le ingiustizie su un muro urbano con una forza potentissima, forse l’unico mezzo per costringe la comunità a interrogarsi su questa emergenza sociale costituita dalla violenza sulle donne. Lo stesso farà il Comune di Tolentino nelle Marche, che stanno creando il Muro delle Bambole, sfruttando la recinzione del Municipio inagibile a causa del terremoto (Tolentino è infatti uno dei comuni più grandi colpiti dal sisma del 30 ottobre 2016… pensate che ad oggi ci sono ancora circa 3.600 cittadini fuori casa, senza contare tutti quelli che vivono in case danneggiate e per ora soltanto messe in sicurezza).
Nelle città dove non si riesce ad arrivare di persona, ci arriverà la proiezione del nuovo documentario “Futuro è donna” presentato recentemente alla 74° Mostra del Cinema di Venezia. E poi anche la bellissima mostra fotografica dal titolo "Lo sguardo sul ‘Muro delle bambole’ con gli scatti di Giovanna Lombardi. Ma ecco l’elenco delle iniziative che si terranno il 24-25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, a Milano. Imperdibile il flashmob nazionale che si terrà alle 18 nelle piazze italiane.
24 novembre, alle 11 – – Istituto d’Istruzione Superioret;Bertarelli – Ferraris Corso di Porta Romana, 110, – Proiezione documentario “Futuro è donna” con Jo Squillo, Diana De Marchi, Augusta Tognoni, Fermati Otello.
24 novembre alle 15 – Coordinamento donne CISL via Tadino 23, Dibattito – Proiezione del documentario “Futuro è donna” con Jo Squillo, Alessandra Poma, Patrizia Morano, Rosalba Gerli, Pinky, Paola Guaglianone,
Dal 24 al 30 novembre nell’atrio del Comune di Rozzano (Milano) – Mostra fotografica dal titolo ‘Lo sguardo sul Muro delle bambole’di Giovanna Lombardi
25 novembre alle 15 – Casa delle Arti – Spazio Alda Merini – via Magolfa, 32 – Installazione nuovo Wall of Dolls con Jo Squillo, Marianne Mirage, Ginger Bender
25 novembre alle 16 – ‘Wall of Dolls’ – Via De Amicis 2 – Musica con il coro gospel di detenute della Casa Circondariale di S. Vittore ‘Oltre le mura’ dirette da Sara Bordoni, in collaborazione con Auser Regionale Lombardia e Rebirth Italy, con Jo Squillo, Giusy Versace, Marta Marangoni – DUxDU, Reading di poesia con Mariella Cuoccio, Antonella Iannili, Katia Catalano, Marianna Culosi, Adele Affini, Rosalia Meggiolaro.
25 novembre alle 18 – Piazza Duomo – Flash mob Nazionale con Jo Squillo e Giusy Versace, , Lorena Cacciatore, Ginger Bender, le poetesse e le Associazioni contro la violenza sulle donne.
Dal 24 al 26 novembre presso l’Unicredit Pavilion si terranno una serie di talk, dibattiti, prime cinematografiche e teatrali; tra gli ospiti presenti Marina Massironi, Cristina Comencini, Francesco Sole e tanti altri, nell’ambito del festival organizzato da WeWorld Onlus, Organizzazione non governativa che si occupa di violenza contro le donne. (Il Giorno)
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