Milano 25 Novembre – Il peggior scenario è stato confermato durante la mattina di ieri (ora di Buenos Aires) dalla Marina Argentina, quando ha raccolto i parenti dei marinai imbarcati per comunicare la triste notizia della morte dei 44 membri dell’equipaggio del sommergibile ARA San Juan scomparso la settimana scorsa..
La Marina Argentina ha riferito ieri che stava analizzando un’anomalia idroacustica che è stata rilevato una settimana fa nella zona atlantica dove l’ultima posizione conosciuta del sommergibile ARA San Juan è stato segnalato; un rumore che è stato registrato quasi tre ore dopo l’ultima comunicazione con la nave.
Il capitano navale Enrique Balbi ha sottolineato ai media presso la sede della Marina, a Buenos Aires che è stata ricevuta un’indicazione che risponde ad un’anomalia idroacustica rilevata vicino l’ultima posizione nota del sottomarino, mercoledì scorso nella zona del Golfo San Jorge, 432 km dalla costa della Patagonia Argentina.
Gli Stati Uniti, uno dei 13 paesi che collaborano alla ricerca del sommergibile, hanno richiesto dati a diverse agenzie che sono impegnate nel monitoraggio e alla raccolta dati di diversi eventi idroacustici in tutto il mondo e dopo l’analisi delle informazioni in loro possesso è stato comunicato alle autorità argentine che è stata segnalata, nella mattinata del 15 Novembre nell’area in cui il sommergibile stava navigando, un’esplosione.
L’anomalia idroacustica e il rapporto inviato dalla US Navy è stato rivisto in Argentina e inviato ad altri organismi internazionali che hanno confermato che si è trattato di un’esplosione subacquea nella zona in cui il sottomarino stava transitando.
Ora le ricerche sono orientate al ritrovamento dei resti dell’equipaggio e del San Juan al fine di poter dare degna sepoltura ai marinai e comprendere i motivi del naufragio.
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.