Milano 26 Novembre – Tornano a crescere gli affitti, con Milano in prima fila e per il mercato immobiliare si prevedono affari migliori rispetto alle difficoltà degli anni scorsi. Le previsioni dicono che aumenterà il numero di contratti. Dopo la pausa del 2016 (-0,2%), i canoni di locazione sono saliti quest’anno in quasi tutti i capoluoghi italiani, con alcune importanti eccezioni, come Roma che ha visto allargarsi la forbice dei prezzi rispetto a Milano.
I dati arrivano dal «Rapporto sulle locazioni 2017» della rete immobiliare Solo Affitti. Per i prossimi mesi, come detto, si profila un aumento del numero dei contratti di affitto nella maggior parte delle città, con un andamento più dinamico nelle aree urbane centrali. I canoni si stabilizzeranno, con gli eventuali incrementi a vantaggio soprattutto nelle zone centrali e semicentrali. In base allo studio, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma, i canoni di locazione nel 2017 sono aumentati del 2,6% per le case non arredate e del 4,1% per le abitazioni arredate. I dati delle città indicano un andamento molto altalenante. Tra i capoluoghi l’incremento maggiore è stato messo a segno da Cagliari ( 12%), seguita da Genova ( 11,4%) e Venezia ( 9,1%). In buon rialzo anche Bologna ( 7,7%). In controtendenza, con le maggiori flessioni, Catanzaro (-10%), Palermo (-7,2%), Perugia (-5,3%), Roma (-4,1%) e Firenze (-1,4%). A Milano il costo degli affitti è cresciuto dello 0,8%, ma l’incremento arriva anche a 8% per le abitazioni arredate.
A Roma invece, la flessione è più marcata per gli immobili arredati (-5,5%). II canone medio di una casa non arredata in Italia è di 528 euro al mese, ancora lontano dal valore toccato nel 2009 (587 euro). Per una casa ammobiliata si pagano, invece, mediamente 586 euro al mese, ma il costo sale di 11 euro in presenza di un garage.
«Nel 2017 – afferma Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – il mercato delle locazioni ritorna più vivace e dinamico, con canoni in crescita soprattutto per monolocali, trilocali e quadrilocali. Sotto il profilo fiscale, ormai oltre il 90% dei proprietari opta per la cedolare secca, prevalentemente associata (nel 64,5% dei casi) ai contratti a canone concordato». Dal 2009 al 2014 i canoni medi di locazione sono sempre diminuiti, con punte più elevate nel 2012 (-6%) e 2013 (-4,5%). Nel 2015 ( 1,7%) è ripartita la crescita dei prezzi che, dopo il rallentamento dello scorso anno, prosegue dunque quest’anno. Negli ultimi 9 anni il costo mensile delle abitazioni ha raggiunto il suo minimo nel 2014 (507 euro). II rapporto evidenzia un allargamento della forbice dei canoni medi tra Roma (789 euro) e Milano (938 euro), che quest’anno arriva a 149 euro da 108 euro nel 2016. Tra i capoluoghi con i canoni più elevati ci sono anche Firenze (652 euro), Venezia (631 euro), Trento (591 euro), Bologna (589 euro) e Napoli (572 euro).
Sandra Riccio (La Stampa)
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