Milano 26 novembre – Domenica 3 e Lunedì 4 Dicembre – ore 21.00 – Teatro LabArca, via Marco d’Oggiono 1.
Gabriele Vacis – che ne è anche regista – e Arianna Scommegna prendono le mosse dal monologo di Molly Bloom, che conclude l’Ulisse di Joyce, ne colgono le suggestioni e continuano a dialogare per tutto lo spettacolo, calando il personaggio in una quotidianità dalle sonorità milanesi e traslando il testo in una trama di riferimenti culturali, storie e canzoni, che hanno il sapore del nostro tempo. Arianna Scommegna è sola sul palcoscenico, seduta al centro della scena; il suo monologo intenso, irrefrenabile, senza fiato, è stretto tra una sedia, un bicchiere poggiato a terra e una manciata di fazzoletti ad assorbire i liquidi, di un vita di solitudine e insoddisfazione, come una partitura incompiuta. Il fiume di parole è lo stesso flusso di coscienza del personaggio di Joyce che riempie una notte insonne di pensieri e bugie, mentre aspetta il ritorno a casa del marito, Leopold, come la Molli aspetta Poldi. L’attrice, in bilico tra romanzo e vita, ripercorre la propria esistenza di poco amore, infinite attese, occasioni mancate, dal primo bacio a un rosario di amanti da sgranare per mettere a tacere il vuoto, dal dolore di un figlio perduto fino a un finale ‘sì’ pronunciato in favore della vita, dell’amore da una donna mai piegata alla rassegnazione. Le note dolenti si stemperano nell’ironia e in una levità che tutto salva. Frammenti di vita raccontati in modo scanzonato o disperato, storie di carne e sangue, vita che scorre come lacrime, che si strozza in un grido o si scioglie in una risata.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – email | labarcateatromusica@gmail.com
Ingresso: 15 euro; Ridotto: 10 euro
MM S.Ambrogio – S.Agostino – P.ta Genova
Tram 2 – 9 – 10 – 14; bus 94
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