Milano 26 Novembre – Milano ha il suo albero di Natale. E non è neppure spelacchiato come quello dell’era Pisapia. Si erge tra palme e banani, per ricordarci naturalmente l’internazionalizzazione di Milano: pluriculturale, plurireligiosa, accogliente, onnicomprensiva di tradizioni e costumi, soprattutto altrui. E quell’albero lì, tra un sogno estivo a Dubai e i banani che non vogliono ancora maturare, rappresenta la fatica di un Natale che stenta ad esistere nella sua magia bianca di neve e di tradizioni. Ma a voler ben guardare, a voler cercare quell’elemento che ti fa dire “questa è Milano”, lo trovi. Non è il Duomo, non sono le luci, ma è l’immondezza, l’ammasso di rifiuti e piante morte, oggetti di ogni genere che dorme ai piedi dell’albero, mentre prospera il commercio abusivo. Un degrado che, ormai, è la nota distintiva di questa città, insieme allo smog dilagante, che non bada alle zone di interesse, nonostante le favolette sull’Area C. E allora con un’azione notturna degli ambientalisti contro l’emergenza ambientale, le statue di Montanelli nei giardini di Palestro, di Hayez in Brera, Ricordi accanto alla Scala sono state dotate di mascherine anti smog. (Ne ha dato notizia il gruppo di Bikeitalia sul proprio profilo Facebook) Una protesta originale, senza dubbio, ma come mai, da quando la sinistra governa la città, le schiere di donne che salvavano il mondo dai disastri dell’inquinamento non si vedono più davanti a Palazzo Marino mentre urlano la loro rabbia?
E mentre una lince passeggia indisturbata per le vie di Milano, creando il panico, le luminarie di Natale sono cadute in strada, nel mezzo della carreggiata.
Su Facebook un utente ha pubblicato due foto scattate in punti diversi della città in cui si vedono le luci natalizie rovinosamente a terra tra il tram, costretto a deviare la sua corsa, e le auto. “Quest’anno a Milano luminarie a mo’ di palle cadenti, mercoledì mattina è capitato a me di trovarne una in Porta Ticinese, giovedì stessa cosa in corso Vercelli. Oggi e domani dove?”, si legge sul post che riporta l’accaduto.
Ma l’utente non sa che le luminarie stanno protestando, dopo aver illuminato il degrado dilagante. Perché sono luci per le feste e si vergognano di svelare tanta incuria.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano