Cimitero di Musocco: “Quelle ossa abbandonate offendono i nostri cari”

Milano

Concluse le esumazioni al Campo 11, tra fiori e frammenti di lapidi sono rimasti resti umani

Milano 30 Novembre – Cimitero Maggiore, Campo 11. Qui, il 25 ottobre si sono concluse le esumazioni di chi in quel fazzoletto di terra è stato sepolto almeno dieci anni fa. Qui, la terra che ha ospitato nonni, mamme, papà e figli, restituisce i segni dell’incuria con cui le salme sono state dissepolte.

Camminando tra resti di fiori finti, frammenti di lapidi e nomi spezzati, ci sono alcune ossa umane. Si vedono ad occhio nudo, non c’è nemmeno bisogno di avvicinarsi troppo. Ce ne sono di piccole e ce n’è una più grande, probabilmente un femore. Sono lì da almeno un mese, se non di più, e nessuno le ha rimosse. Perché evidentemente nessuno se n’è accorto e nessuno, terminate le esumazioni, ha più calpestato quel terreno. Eppure sono lì a testimoniare che gli addetti ad un’operazione tanto delicata e alla quale nella maggior parte dei casi assistono i cari del defunto lavorano male. Qualcosa di inaccettabile, per un parente ma non solo. Il Campo 11, dove fino a metà settembre riposavano più o meno 800 anime, presto sarà rizollato. Accanto c’è il più conosciuto Campo 10, noto alle cronache per essere il luogo in cui sono sepolti i fascisti della Repubblica di Salò. Non molto lontano c’è l’entrata del cimitero, dove ci sono anche gli uffici e qualche sportello per il pubblico (le pratiche più importanti, ormai, si sbrigano all’anagrafe di via Larga). Un’incaricata spiega che sì, ogni tanto le lamentele arrivano, più che altro da parenti che non avendo letto le affissioni con le date delle esumazioni periodiche, non hanno partecipato all’apertura delle bare. Anche solo per recuperare anelli, ricordi ed effetti personali.

Un responsabile del cimitero prende l’auto perché vuole controllare che davvero la situazione sia quella descritta. Guida per un paio di “isolati”, scende dalla macchina, fa un giro sul posto e torna stupito. «Beh, quelle ossa, lì, non dovrebbero esserci», ammette corrucciato. Perché «qui abbiamo sempre lavorato benissimo, arrivano le persone da me in ufficio a dirci che il servizio è fatto con cura, sensibilità e attenzione». Non da tutti, però, perché “sviste” così clamorose trasmettono il messaggio opposto: incuria e indifferenza. Il funzionario spiega — e lo confermano gli uffici del Comune di Milano che hanno competenza sui servizi funebri — che le esumazioni, a differenza delle sepolture e dei settori di accoglienza e controllo, non vengono eseguite dal personale interno del cimitero. A fare questo lavoro è una ditta a cui è stato affidato l’appalto.

Qui a Musocco, il più grande camposanto della città, avvengono tra le 5mila e le 6mila esumazioni l’anno (sono in diminuzione, visto l’aumento delle cremazioni). Quelle appena terminate sono le ultime del 2017. Le prossime sono in calendario dal primo febbraio 2018: Campo 87, 84, 46, 48 (questi ultimi due a partire dal 4 aprile). «Ci impegneremo ad intensificare la supervisione di queste operazioni», spiegano dal Comune, ma «purtroppo nella movimentazione dei campi, che avviene meccanicamente, possono verificarsi simili problemi», Ed è giusto che ci sia qualcuno a segnalarli, per dar voce a chi non ce l’ha più.

Federica Venni (Repubblica)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.