Milano 4 Dicembre – Oggi alle ore 14.30 alcune mummie egizie di animali, conservate nel Civico Museo delle Scienze di Brescia, saranno sottoposte a TC (Tomografia Computerizzata) all’Ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano.
L’analisi sarà svolta dall’équipe multidisciplinare del Mummy Project Research (www.mummyproject.it), diretta da Sabina Malgora, archeologa specialista in Archeologia Egizia, in collaborazione con Luca Bernardo e con il team di radiologi del professor A. Oliva e con il direttore del museo bresciano Paolo Schirolli.
L’indagine fa parte di un progetto più ampio che prevede analisi molecolari e studi approfonditi. L’esame si effettuerà oltre l’orario della normale diagnotica medica, in modo da non interferire con la regolare attività dell’ospedale. I medici operano quindi al di fuori del loro orario di lavoro, come volontari.
Il Mummy Project Research, che studierà i reperti, è il solo centro ricerche con sede a Milano, specializzato, riconosciuto a livello internazionale, finalizzato allo studio approfondito dei reperti organici, in particolare mummie umane e di animali attraverso analisi effettuate con le più moderne tecniche di indagine medica ed investigativa, eseguite da un’équipe multidisciplinare, in grado di recuperare tutte le informazioni disponibili e di confrontarle nel panorama scientifico di riferimento, nel più completo rispetto della integrità e della conservazione dei reperti. Restituisce un’identità, il più possibile esaustiva alle mummie oggetto di indagine, completando il quadro storico e culturale da cui provengono. Collabora con università, musei, fondazioni ed istituzioni culturali ed è assistito nella logististica e nella comunicazione da Vittoria Oglietti di Smov. Si uniscono al MPR il team di veterinari dell’Università di Milano diretti dal Mauro Di Giancamillo e l’archeozoologo Antonio Curci dell’Università di Bologna.
L’équipe ha al suo attivo numerosissimi progetti di studio di mummie egizie, tra cui quelle della Raccolta Archeologica dell’Università di Pavia, di cui ha ricostruito la vita e la morte, grazie a sofisticate analisi, alla collaborazione dei massimi esperti internazionali ed alle ricostruzioni forensi dei volti che restituiscono un’immagine viva dei soggetti mummificati.
In questo progetto l’attenzione è rivolta a 7 gatti, 2 falchi, 1 cane, 2 coccodrilli e 2 rettili, forse serpenti. Le indagini sono volte al recupero di dati, che potrebbero incrementare le conoscenze sia sugli animali, sulla loro vita e sulla loro morte, e sul paleo-ambiente, ma anche sulle tecniche di mummificazione. (Bresciaoggi)
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