Milano 7 dicembre – Nel corso della notte, i Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese (MI) hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Lodi, nei confronti di un salvadoregno 34enne, nei cui confronti sono stati acquisiti gravi elementi di responsabilità in ordine all’omicidio di un 71enne, Antonio Izzo, avvenuto nella sua casa di San Giuliano Milanese il 26 novembre scorso. L’anziano, agiato pensionato che viveva da solo, era stato rinvenuto morto nel primo pomeriggio da un ragazzo che avrebbe iniziato a lavorare come badante dal giorno successivo. I successivi accertamenti autoptici hanno riscontrato che la morte è stata di natura traumatica e asfittica.
Le indagini dei Carabinieri si sono concentrate in primis sulla vita privata della vittima e sulle sue frequentazioni, scoprendo che da circa un mese e mezzo l’anziano, che aveva difficoltà deambulatorie e necessitava di assistenza, si faceva aiutare quotidianamente da un badante salvadoregno, convivente. Negli ultimi tempi, tuttavia, il rapporto tra i due stava diventando sempre più complicato a causa di frizioni comportamentali e linguistiche. La vittima, infatti, aveva iniziato a contattare un ragazzo italiano, che si era proposto come badante, proprio in sostituzione dello straniero. La mattina di domenica 26 novembre, il badante salvadoregno, appresa la notizia del licenziamento e al culmine di una lite, aggrediva e strangolava il 71enne facendo poi perdere le proprie tracce e sottraendo dall’appartamento della vittima un tablet, un cellulare, vari monili ed una macchina fotografica.
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