Milano 8 Dicembre – Un pomeriggio di ordinaria follia in via Padova. Un ragazzo che inveisce contro i passanti armato di coltello. L’allarme al 112. L’intervento. L’arresto. Si è concluso per fortuna senza feriti il raptus di Alaa C., marocchino regolare di 18 anni. Partiamo dall’ultima scena, quella fotografata dai due carabinieri del Radiomobile intervenuti. Sono le 14.50 di martedì, siamo al distributore di benzina al civico 178. I militari vedono un giovane che sta prendendo a calci il cofano di un’auto ferma alla stazione di servizio: a un tratto, il 18enne si avvicina al finestrino lato conducente e inizia a sferrare coltellate; l’automobilista, terrorizzato, accelera e scappa. I carabinieri chiedono al nordafricano di fermarsi, ma lui risponde puntando l’arma contro il vicebrigadiere. A quel punto, il militare gli spruzza in faccia lo spray urticante; approfittando del momento di difficoltà, l’altro carabiniere, un appuntato scelto, dà un colpo di manganello sul braccio del ragazzo, disarmandolo. In un attimo gli sono addosso: in manette non solo per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, ma anche per danneggiamento e minacce.
Sì, perché nei minuti successivi i militari ricostruiscono tutto l’accaduto grazie alla testimonianza del titolare di un phone center della zona, un 31enne egiziano. È stato lui a chiedere aiuto. Ed è stato lui a essere aggredito per primo da Alaa C. L’uomo racconta: «Verso le 12, accedeva all’interno del negozio un giovane di nazionalità marocchina, il quale iniziava a utilizzare il computer per l’accesso a internet». All’inizio, Alaa pare tranquillo e paga regolarmente la navigazione web. C’è qualcosa di strano, però: «Spesso si recava in bagno e beveva delle lattine di birra». L’ultima volta, siamo alle 13.30, rimane per 20 minuti all’interno della toilette. Quando esce, chiede all’egiziano di restituirgli i soldi dell’ultima ora, non avendo utilizzato la connessione.
«Accettavo– prosegue – in quanto volevo evitare discussioni». Il 18enne esce e si siede sul marciapiedi, sembra tutto finito. E invece no. Alaa si rialza, estrae un coltello dallo zaino e inizia a minacciare il 31enne: «Esci fuori che ti ammazzo! Ti sgozzo come un maiale!». L’uomo riesce a chiudersi dentro, ma Alaa butta giù la parte alta della vetrata. Sono secondi infiniti: il marocchino sferra coltellate dal pertugio, l’egiziano riesce a evitarle. Poi le sirene della gazzella. La fuga al vicino benzinaio. Il nuovo raid. Le manette. Ieri mattina Alaa, denunciato il giorno prima dalla Polfer perché trovato in possesso di un grosso martello e arrestato a novembre dal Radiomobile per furto aggravato, si è presentato in aula per la direttissima: arresto convalidato e trasferimento a San Vittore. (Il Giorno)
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