Cane intossicato dalla marijuana lasciata nei giardini di Pagano

Milano

Milano 10 Dicembre – Tobia, setter inglese di tre anni, se l’è vista brutta. Una mattina di due settimane fa, durante una passeggiata assieme alla sua padrona tra gli alberi del parco Pagano (conosciuto dai residenti del quartiere come parco Pallavicino, poi intitolato alla memoria dello scrittore milanese Guido Vergani e dell’editore Valentino Bompiani), grufolando tra i fili d’erba, ha ingerito inavvertitamente un blister contenente sostanze stupefacenti (presumibilmente marijuana o hashish). Nel pomeriggio, la sua padrona si è subito accorta che qualcosa non andava; il cane non riusciva più a reggersi in piedi, ed è rimasto preda di spasmi muscolari, orinandosi addosso. Impensierita, la donna l’ha subito portato alla clinica San Francesco di via Newton. Il responso dei medici è stato chiaro: il malcapitato Tobia, durante il suo giro mattutino al parco Pallavicino, è rimasto vittima di un’intossicazione da sostanze stupefacenti. Dopo un giorno e una notte di convalescenza in ospedale, il giovane setter dal manto bianco è stato dimesso: dopo una flebo con antidoto è tomato perfettamente in salute, per sua fortuna. Al di là di questo singolo caso, all’ordine dei veterinari milanese non risultano segnalazioni di episodi simili, almeno nell’ultimo periodo. Anche se alcune voci parlano di altri tre cani tra Pagano, De Angeli e piazzale Brescia con lo stesso problema. In ogni caso, basta una rapida ricerca su intemet per rendersi conto che inconvenienti di questo tipo sono più frequenti di quanto si pensi, in Lombardia come in altre zone d’Italia. Interpellata dall’agenzia stampa Adnkronos la scorsa primavera, Daniela Mignacca, direttore della Clinica veterinaria Romasud e esperta in materia ha affermato che «i casi sono davvero molti e la gravità dipende dalla quantità di droga che il cane ha ingerito. ll problema principale è che è difficile fare un’anamnesi corretta. Gli effetti sull’animale – prosegue Mignacca – possono variare: la droga può fungere sia da sedativo che da eccitante. I segnali più comuni sono le pupille dilatate e l’iper-eccitazione». A raccogliere la testimonianza della proprietaria di Tobia il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Gianluca Comazzi, da sempre attento alle vicende legate ai nostri amici a quattro zampe (è stato anche garante per gli animali quando a sedere sullo scranno più alto di Palazzo Marino era Letizia Moratti), il quale nei prossimi giorni farà una segnalazione all’Asl e alla polizia locale: «Casi come questi – esordisce l’esponente azzurro – devono alzare il livello di attenzione nei nostri parchi, che sono l’unico grande sfogo perle famiglie milanesi. La sicurezza delle aree verdi è fondamentale per garantire tranquillità alle mamme che li frequentano con i bambini e per i tanti proprietari di cani. Il Comune purtroppo ormai da tempo si è dimenticato di presidiarli e assistiamo a bivacchi continui e a un degrado che dilaga».

Andrea Cappelli (Liberoquotidiano)

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