Milano 13 Dicembre – Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi presenta a TgCom24 il programma del centrodestra. “L’ho rappresentato graficamente, in modo semplice e chiaro, nell’albero della libertà.
È un bell’albero, che ho disegnato in una notte insonne. Affonda le solide radici nei nostri valori cristiani e liberali che ci legano al Ppe”, spiega il Cavaliere. E fa sapere che a breve tutto sarà pronto con gli alleati. “Questa settimana – anticipa il Cavaliere – riuniamo un tavolo di tecnici per dare l’ok definitivo a quel programma. Poi ci troveremo noi, Matteo, la Giorgia e qualcuno della quarta gamba per porre la parola fine sul programma”.
“Ho scritto il programma pensando all’alta percentuale di italiani disgustati, arrabbiati e delusi dalla politica che hanno deciso di stare a casa perché ritengono che il loro voto non abbia alcun effetto”. I sei punti principali del programma, ha aggiunto l’ex premier, sono inseriti “nell’albero della libertà”.
“La situazione in Italia è drammatica – spiega il Cavaliere -. Ciò unito al pericolo della vittoria dei grillini, con il loro ribellismo, pauperismo, giustizialismo, mi obbliga a scendere in campo di nuovo in campo. Mi ha fatto sentire il dovere di scendere in campo perché senza la mia presenza in campo c’è il rischio vincano i Cinquestelle come negli anni Novanta con i comunisti”.
Qualche novità sulla compagine di governo in caso di vittoria del centrodestra. “Su venti ministri – spiega Berlusconi – dodici saranno protagonisti della vita vera. Otto solo andranno a politici di professione. Qualche tempo prima delle elezioni ho intenzione di presentare la squadra di governo. Tre ministri saranno di Forza Italia, tre della Lega e due di Fratelli d’Italia”.
“Le tasse sono il modo in cui uno Stato diminuisce le libertà dei propri cittadini”. E Berlusconi snocciola le proposte del centrodestra per alleggerire il fisco ridando slancio all’economia del Paese. “Evitare l’elusione e l’evasione significa per lo Stato introitare molto di più. Con la flat tax si arriva ad applicare l’equazione liberale del benessere. Stiamo subendo una oppressione fiscale. Se lo Stato ci chiede un terzo dei guadagni ci sembra giusto. Oltre no”. E snocciola un po’ di numeri: “C’è un 44% di pressione fiscale ed è una percentuale altissima. Per gli imprenditori si sale ancora. Io pago il 73% di tasse per quanto riguarda le mie aziende”.
“La flat tax costituisce per noi una riforma assolutamente indispensabile per far uscire l’Italia dalla situazione in cui ci troviamo – ha aggiunto l’ex premier -. Abbiamo un Centro studi del pensiero liberale, formato da professionisti, imprenditori e uomini di impresa e dell’università, che sta studiando flat tax e i punti principali del programma”.
Sempre sul tema tasse Berlusconi fa sapere che una volta tornato al governo intende “eliminare la tassa di successione e di donazione in vita, come già abbiamo fatto quando eravamo al governo. Elimineremo anche il bollo auto sulla prima macchina”. Tuttavia, puntualizza, “ci sarà un limite di esenzione”, perché “non si può andare in Ferrari e pretendere di essere esentati dal bollo sull’auto”.
Per il Cavaliere si deve impedire che i candidati del Movimento 5 stelle abbiano la maggioranza in parlamento perché sono “pauperisti che invidiano la classe media e odiano gli imprenditori. Sono persone che non hanno mai fatto una dichiarazione dei redditi perchè non hanno mai lavorato. Ci riempirebbero di imposte, dalla patrimoniale alla tassa sulla prima casa alla tassa di successione, una tassa immorale”.
Berlusconi tiene a rassicurare i propri elettori sulla personalità di Salvini: “Ha un modo di proporsi aggressivo in pubblico, ma quando ci troviamo assieme è assolutamente razionale e ragionevole. Non abbiamo mai avuto discrepanza su alcun argomento”.
Alle prossime elezioni politiche “presenteremo quasi 600 candidati, 50 di loro sono persone che fanno già politica da qualche tempo, le altre 550” saranno new entry. “Sto incontrando numero incredibile di persone che sentono il dovere di dedicarsi al loro Paese. Ho incontrato in questi giorni un personaggio che sarebbe perfetto come responsabile dell’innovazione”. E su chi siede già in parlamento fa sapere: “La metà soltanto di questi nostri rappresentanti verrà ripresentata”.
Capitolo Europa. “Noi vogliamo meno vincoli – spiega Berlusconi -. Questa non è l’Europa immaginata dai fondatori come il nostro De Gasperi, e neppure da noi giovani di allora. Dobbiamo continuare a voler arrivare a quell’Europa, ma con un governo che sappia battere i pugni sul tavolo fino a minacciare di uscire dall’Europa, senza mai farlo, ma se serve si può dire, tenendo presente che senza l’Italia l’Europa non c’è più. Noi abbiamo avuto 70 anni di pace e l’abolizione delle frontiere. Due grandi traguardi. Ora serve una politica estera e di difesa comune”.
Il leader di Forza Italia si sofferma anche su un’altra questione spinosa, quella dell’immigrazione. “Dobbiamo costringere l’Europa a stipulare trattati con i paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo per fermare gli imbarchi dei migranti. I Paesi vicini hanno chiuso le frontiere e tutti i migranti ora restano in Italia, che prima era un Paese di transito. Avremo 400.000 migranti che per vivere dovranno delinquere. Con noi nel 2010 l’immigrazione in Italia non era un’emergenza. Quell’anno sbarcarono 4.000 persone, quelli arrivati in questo fine settimana. Nell’ultimo anno in Italia sono sbarcati 180.000 migranti e solo il 5% ha diritto di rimanere qui”.
Tema riforma della giustizia. “Se un cittadino viene assolto in primo grado non deve più essere chiamato in giudizio”, argomenta Berlusconi. Che promette: “Faremo la riforma della giustizia: un cittadino assolto in primo grado non potrà essere richiamato in appello. I pm, che noi chiameremo avvocati dell’accusa, avranno stessi diritti degli avvocati della difesa. Proponiamo poi la riforma della Costituzione per introdurre l’elezione diretta del Capo dello Stato e l’introduzione del vincolo di mandato”.
Sul lavoro, uno dei cavalli di battaglia del Cavaliere, si parte da una triste constatazione: “C’è un numero elevatissimo di giovani che hanno perso la speranza”. La ricetta di Forza Italia punta tutto sugli sgravi fiscali: “Dobbiamo provvedere detassando apprendistato e assunzioni per tre anni”.
Raffaello Binelli (Il Giornale)
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