Intitolazione di due vie alla Ortese e alla Castelli

Cronaca

Milano 14 dicembre – Da oggi si chiamano via Anna Maria Ortese e Galleria Anna Castelli Ferrieri i tratti viari che si snodano all’interno del nuovo distretto commerciale urbano CityLife Shopping district. Ad Anna Maria Ortese, scrittrice, ritenuta una delle più grandi del XX secolo, insignita dei Premi Strega e Viareggio, è stata intitolata la via di ingresso da Largo Domodossola. Nata a Roma il 13 giugno 1914 e deceduta a Rapallo il 9 marzo 1998, ha iniziato a lavorare come correttrice di bozze a “Il gazzettino” ed in seguito come collaboratrice al “Corriere della Sera”, a “Il mattino” e a “Il messaggero”. Scrisse saggi, racconti e romanzi tra cui ‘Il silenzio della ragione’, ‘Il porto di Toledo’ e ‘Il mare non bagna Napoli’. Molte delle sue opere sono ambientate a Napoli, città da lei ritenuta quasi magica, dove trascorse gran parte della propria vita.

Ad Anna Castelli Ferrieri, grande designer e architetto italiana, è stata intitolata la galleria commerciale open-air progettata dall’arch. Mauro Galantino. Nata a Milano il 6 agosto 1918 e deceduta a Milano il 22 giugno del 2006, ha compiuto gli studi universitari al Politecnico di Milano. È stata Art director dell’azienda Kartell tra gli anni ’70 e ’80 e si è distinta come protagonista nella pianificazione industriale, nell’architettura e del design. La sua lunga attività professionale e l’impegno culturale l’hanno portata a ricoprire cariche di prestigio – tra le quali la presidenza dell’ADI e la docenza universitaria in Italia e all’estero- e a divenire una figura di riferimento per il mondo della progettazione. Al suo lavoro sono state dedicate mostre e pubblicazioni e i suoi progetti sono esposti nei più importanti musei del mondo, tra cui il MoMA di New York e il Centre Pompidou di Parigi.In occasione della cerimonia della galleria è stata allestita un’esposizione fotografica, visitabile per il mese di dicembre, che racconta la storia di Anna Castelli Ferrieri attraverso le immagini di alcune delle sue opere più iconografiche.

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