A Milano non si può correre: “Piste d’atletica indegne”

Milano

Milano 17 Dicembre – Milano non è la metropoli di chi corre. Chiaro e severo il giudizio dei responsabili delle società di atletica leggera della città, ieri ricevuti dalla commissione Sport del Comune. Quattro i punti dolenti: mancano impianti in grado di ospitare meeting internazionali, mancano centri che consentano il salto di qualità ai 9.447 tesserati delle federazione, mancano spazi di allenamento per i giovani e piste al coperto. L’Arena e il Centro Sportivo XXV Aprile non sono ancora all’altezza di tali richieste.

Il risultato è che Alessio Conti, presidente e allenatore della società Athletic Elite, è spesso e volentieri migrato «a Saronno o Bergamo, alla faccia della “Milano città dello sport”». E, non bastasse, ha consigliato ad Annalisa Spadotto Scott di migrare a sua volta, scarpette e libri universitari, all’estero. In Inghilterra, ad esempio, dove gli impianti ci sono. Per chi non lo sapesse, Spadotto Scott, classe 1996, è un talento dell’atletica azzurra, già campionessa italiana under 23 sui duecento metri. «La condizione degli impianti di Milano è vergognosa, siamo costretti a correre e a fare lezione nei parchi senza copertura assicurativa e tra gli escrementi dei cani – conferma Franco Angelotti, presidente della Bracco Atletica –. Nel 2009 il Comune siglò un accordo da 2 milioni di euro con il Coni per la riqualificazione degli impianti di atletica entro Expo, ma non s’è visto nulla. Si continuano a perdere finanziamenti e occasioni.
Serve urgentemente un cambio di rotta». Quindi ecco Sergio Tammaro, presidente dell’Atletica Riccardi: «Nel solo mese di ottobre, abbiamo dovuto allenarci fuori dall’Arena per un monte ore pari al 60 per cento delle lezioni». Tre voci, un solo grido di dolore. A replicare è Roberto Guaineri: «Argomenti noti, quelli posti dai responsabili delle società di atletica leggera. Le ultime amministrazioni comunali che si sono occupate di questa disciplina risalgono agli anni ’80, noi siamo in carica da un anno e mezzo e occorre tempo. I lavori al centro sportivo XXV Aprile – assicura l’assessore comunale allo Sport – termineranno nei primi mesi del 2018. Quanto all’Arena, mercoledì 20 dicembre si chiude il bando lanciato per progettarne la riqualificazione e, smaltite le procedure burocratiche, i lavori dureranno 6 mesi». Lo stanziamento per il centro XXV Aprile è di 1,5 milioni e qui sorgerà la prima pista al coperto della città, sia pur da 60 metri. Per l’Arena l’importo è di 2,5 milioni e si prevede il rifacimento di pista, campo, tribune e pedane per il salto in alto e in lungo.

Giambattista Anastasio (Il Giorno)

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