Dal 1 Gennaio 2019 il biglietto aumenterà di un terzo, passando a due euro. Perché? Perché la qualità. Questa, in sintesi, la profonda dialettica del Sindaco. Il quale dopo approfondite riflessioni ha deciso che, come sempre a sinistra, se mancano soldi, bisogna attingere ai risparmi dei Milanesi. E, come nel paradigma del PD Renziano, dovendo scegliere a quale categoria fare il regalo di Natale del prossimo anno, si scelgono i meno abbienti, cioè quelli che usano di più i mezzi. La Sinistra ama i poveri, ecco perché quando governa fa di tutto per aumentarne il numero, scriveva suppergiù Montanelli. Io ci aggiungerei anche che, uno dei grandi pregi dei poveri è che, essendo tanti, anche tassandoli poco si fanno tanti soldi. Ma siccome in questo caso potevano non bastare da soli, la giunta Sala ha deciso di puntare ad un discorso di sistema. È un gioco in tre mosse, tipo quello dei truffatori di strada, con il gioco dei tre bicchieri:
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Pisapia passa da 1,00 a 1,50. Contemporaneamente introduce l’Area C, allarga i marciapiedi, fa piste ciclabili di dubbia utilità e rende la circolazione un incubo. Obiettivo dichiarato: diminuire l’uso delle auto private. Contemporaneamente aumenta a dismisura il trasporto su gomma, istituendo autobus fantasma che girano vuoti, perché la notte, per salirci, più che il biglietto, ci vuole molto coraggio. E poi, ovviamente, si fa la M5. Metà. In ritardo. Sforando i costi. Ma c’è Expo, è tutto giustificato.
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Arriva Sala, prova a cancellare gli autobus in eccesso e scopre una grande verità: le cose inutili, una volta istituite, diventano immobili ed inamovibili. Ciaone al risparmio. Inoltre c’è M4 da realizzare. Serve a Milano? Mah, di certo serve a Ferrovie Italiane che, se vuole competere a livello internazionale deve partecipare alla costruzione e poi alla gestione di una linea urbana di metro. Anche qui i costi lievitano. ATM è un gioiello, non si può permettere che il suo bilancio si riduca come Atac.
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Quindi? Quindi ci sono due possibilità: si tagliano le corse inutili, si fa una bella spending review, si ridà accesso alle auto private a tutta la città, si smette di far cassa (o di illudersi di poter far cassa) con gli autovelox e si torna a governare con realismo e buon senso, come aveva fatto il centrodestra per vent’anni. Oppure si alza il prezzo del biglietto. Sala ha scelto la seconda ipotesi.
C’è ancora un anno per scongiurare questa ipotesi. Un anno in cui ci saranno delle elezioni fondamentali. Un anno in cui, nelle urne, potrete dire a questa sinistra, che prima vi ha tolto l’auto ed ora vi vende il trasporto pubblico caro come l’oro, cosa ne pensate di loro e del loro modo di governare. Vedete voi cosa fare. Io l’ho già deciso.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,