Milano 3 Gennaio – Sala si è guardato attorno per diciotto mesi, molto preoccupato e occupato nella sistemazione dei migranti, nelle marce senza muri, nell’ipotizzare soluzioni a parole contro lo smog, nel porre divieti in tutti i modi, nel prefigurare aumenti di tram ecc., nel promettere sensibilità nei confronti delle periferie. E nel leggere le carte di quelle accuse liquidate con una parola “Infondate”. Staremo a vedere E tra una cena a Brera e la preparazione del dossier Ema, contestato appena ha messo il naso fuori dal Centro, ha politicamente espresso il suo parere su Renzi (negativo), su Pisapia (negativo), ma che sia di sinistra è certo, visto il pugno chiuso e la costosa mostra al Che e alle sue epiche battaglie. Ma oggi, all’alba del 2018, pare aver capito le priorità di Milano: Navigli e lavoro per tutti. “Lavoro perchè per i milanesi è da sempre una caratteristica e una priorità- ha detto- Lavoro per chi non ce l’ha, lavoro per ricordare che su certi temi le chiacchiere non servono. Lavoro è una parola che a me piace moltissimo ed è anche una parola molto milanese”Si spera, comunque per il bene della città che non siano parole vuote e che, alla fine non vengano privilegiati i migranti, come succede per le case e i servizi. “Poi ci sono i nuovi progetti, primo su tutti la riapertura dei Navigli che ha già diviso in due un’opinione pubblica che chiede a palazzo marino di far fronte ad altre priorità. Ma Sala ha deciso e se il Viminale non darà il via libera per accorpare il referendum sulla riapertura dei Navigli con l’election day, ha trovato una seconda soluzione “L’idea è quella di proporre una consultazione, una sorta di débat public- spiega il sindaco- Io ci tengo, è un progetto ambizioso che riprende le tradizioni ma guarda il futuro.” Quindi la finta riapertura dei Navigli è una priorità. Le periferie, la manutenzione delle strade, la sicurezza, la riqualificazione delle case popolari possono aspettare.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano