Milano 4 Gennaio – Venticinque cestini dell’immondizia danneggiati, a Milano, nella notte di Capodanno. Fatti saltare in aria da bombe carta e molotov costruite artigianalmente da vandali che si sono divertiti mettendo a segno scorribande.
Non solo grossi petardi, dunque: “Numerose sono state le segnalazioni di piccoli incendi e boati sopra le righe, con esplosioni molto forti”, dice Fabiola Minoletti, vicepresidente del coordinamento dei comitati di cittadini milanesi. In tanti hanno chiamato le forze dell’ordine e scritto anche al Comune raccontando ad esempio che “a Trenno c’è la terza guerra mondiale”.
Dalla zona di Affori ai Navigli, Amsa ha dovuto rimuovere 25 bidoni in 25 aree diverse di Milano. Punti che al momento sono rimasti privi di cestini e – dice la società del gruppo A2A che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, andranno sostituiti. Questione di qualche giorno. Anche Atm conferma che alcuni mezzi pubblici sono stati danneggiati da molotov nella notte di San Silvestro. L’ammontare dei danni economici è ancora da stimare.
Stando al resoconto della nottata del 31 dicembre, certificato nelle note scritte proprio dagli operatori della società, oltre ai cestini che usati come buche per far esplodere le bombe carta sono saltati in aria, altri sono rimasti incendiati in piazza Selinunte. In via Castelbarco, angolo Giambognola, è completamente bruciata una campana per la raccolta del vetro mentre altri sono stati tirati in acqua, nei Navigli e anche dentro alla fontana di via Don Primo Mazzolari, dove sono stati trovati un cestino e un cassonetto, oltre a una bicicletta di quelle del bike sharing.
“Tali comportamenti rappresentano un danno economico per tutta la comunità e potrebbero avere gravi conseguenze sui cestini intelligenti che posizioneremo in città nel corso dell’anno” dice Mauro De Cillis, direttore operativo di Amsa. I “cestini intelligenti” saranno tecnologici, avranno all’interno dei sensori per monitorare il livello di riempimento. “Invitiamo i cittadini a utilizzare i fuochi e i botti nel pieno rispetto delle norme e del buon senso, ricordando inoltre che i petardi inesplosi rappresentano un pericolo per gli operatori che si occupano di pulire la città”. (Repubblica)
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