Kainoa, bimbo autistico, non consentiva a nessuno di sfiorarl0. Incontra Tornado, si annusano ed è amore a prima vista.
Chi trova un amico trova un tesoro. Ha trovato molto di più Kainoa Niehaus, bambino autistico di appena 5 anni dagli occhi vispi, quando ha incontrato Tornado, un dolcissimo biondo Golden Retriver. Non voleva essere abbracciato, né toccato. Non c’era parco giochi, asilo o terapia in grado di farlo interagire con gli altri. Kainoa non comunicava con nessuno. Sembrava destinato alla solitudine. Non voleva essere lavato, pettinato, né coccolato neanche dalla mamma. Poi il volo della speranza, un viaggio di 14 ore dal Giappone, dove il bambino vive con la mamma, nell’Ohio (Usa)per incontrare Tornado, cane addestrato per relazionarsi con chi soffre del disturbo di Kainoa.
Ed è stato un colpo di fulmine: i due si sono annusati, uno scambio che diceva più di mille parole. Un’ amicizia già scritta. Come si vede dalla foto (in pagina) postata su Facebook, la mamma (incredula) è in lacrime, alle spalle del figlio, disteso sull’animale: quel contatto (tanto atteso) è stato così naturale… Il post in poche ore ha superato i 180 mila Like e migliaia di persone sono rimaste colpite dalle parole della donna, che ha spiegato il significato di quello scatto. «Vedete questo momento? Non ho mai vissuto un momento come questo», si legge sul social network. «Per la prima volta mio figlio autistico di 5 anni ha incontrato il suo nuovo cane di servizio, Tornado. Ci siamo preparati per due anni a questo giorno. L’immagine cattura il volto di una madre che ha visto il suo bambino -che lei non può abbracciare, lavare, coccolare e toccare liberamente -sdraiarsi sul cane di sua spontanea volontà. Questo è il volto di una madre che ha assistito a innumerevoli tentativi di interazioni sociali falliti. È stata accanto a suo figlio per mesi, mentre lui durante la notte piangeva,perché non ha legami all’infuori della famiglia. E ora lei è seduta dietro al figlio a osservare questo momento in silenzio, perché non c’è altro da dire». Ancora un volta il cane si rivela il migliore amico dell’uomo, prezioso e insostituibile. Alla base della Pet Therapyc’è la grande capacità di questi animali di stimolare corde che neanche noi riusciamo a toccare. All’inizio erano di sostegno e supporto adesso sono diventati un ponte con la realtà . Mamma Shanna lo sa, Tornado permetterà a Kainoa di toccare il mondo.
Un mondo ancora lontano, ma i primi passi sono stati fatti. E sono importanti. Ecco perché piange lacrime di gioia, coprendosi la bocca con la mano per non farsi sentire dal figlio e per non interrompere quel momento speciale: la naturalezza che mostra nel contatto fisico con il cane, una condizione straordinaria. Sembrava irragiungibile. «Ogni lotta, ogni diagnosi, ogni dollaro speso, ogni carta compilata, ogni incontro a scuola, ogni lacrima, ogni passo avanti, ogni passo indietro, valgono questo momento. Ho pianto innumerevoli volte, ieri l’ho fatto per un motivo diverso. È una sensazione indescrivìbile», scrive la mamma di Kainoa, consapevole che qualcosa è cambiato nella loro vita. Il piccolo ha trovato un tenero tutor a quattro zampe, un paziente compagno di giochi, un amico, ma anche un comodo cuscino sul quale potersi appoggiare e sentirsi protetto. Il merito di questo piccolo miracolo è legato non solo alla determinazione della signora Niehaus, ma anche a “4 Paw for Ability”, il gruppo no profit che ha sede a Xenia (trenta miglia da Dayton) e si occupa di allevare e addestrare “service dog” per tutto il mondo. Non solo bambini, ma anche veterani e persone portatrici di handicap sono ricorse ai “service dog” che “4 Paw for Ability” e altre organizzazioni internazionali mettono a disposizione. Molte compagnie aeree riconoscono la loro utilità terapeutica e permettono ai cani di servizio di viaggiare in cabina indipendentemente dal peso, senza pagare tassa o biglietto. Voleranno insieme anche Tornado e Kainoa verso il Giappone. La famiglia Niehaus si è allargata, ha un combattente in più, in questa difficile battaglia.
DANIELA MASTROMATTEI
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