Milano 5 Gennaio – Sacchetti da casa per ovviare all’ultimo balzello del governo che ci obbliga a comprare i sacchetti bio? Ecco l’interpretazione ortodossa pubblicata da Il Giornale “I sacchetti biodegradabili forniti dai supermercati per contenere frutta e verdura non potranno essere utilizzati più di una volta.
Si potranno tuttavia portare da casa, a patto che siano monouso. È il ministero della Salute a specificare l’interpretazione che il governo intende dare alla nuova normativa sulla spesa, che nei giorni scorsi ha già scatenato dure polemiche dopo che anche in Italia è stata recepita la normativa Ue relativa.
“Esiste il rischio di eventuali contaminazioni”, secondo il segretario generale del ministero Giuseppe Ruocco. È questa la ragione per cui i sacchetti non potranno essere utilizzati più di una volta, neppure se “idonei per gli alimenti”, come quelli che le persone potranno scegliere di portare a casa se vogliono fare a meno di pagare quelli messi a disposizione dalla grande distribuzione.
La “facoltà di verificare l’idoneità dei sacchetti monouso introdotti”, resta inteso, spettarà ai titolari. Ma se il ministero specifica come debba essere intesa la nuova norma, intanto il Codacons ha presentato un esposto in 104 procure “alla luce del possibile reato di truffa, verificando il comportamento di ipermercati, supermercati ed esercenti“. L’accusa che arriva dai cittadini è quella di aver dovuto pagare i sacchetti “in modo del tutto illegittimo”, anche quando non venivano utilizzati.
“Non lo vediamo sullo scontrino ma paghiamo da tempo plastiche e imballaggi alimentari che non ci regalano per beneficenza“, dice intanto al Corriere il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani. Che se da un lato chiarisce come il costo dei sacchetti sia ora solo esplicito, dall’altra aggiunge che una soluzione ci sarebbe, applicata già altrove in Europa: “La retina. È igienica, ecologica e si può usare quante volte si vuole”.
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