La storia di oggi è bellissima. E vi fa capire che questa Giunta, superato il punto di dannosità massimo, è passata a prendervi direttamente per i fondelli. Riporterò qui un articolo di Repubblica, inframmezzandolo con alcune considerazioni. Perché anche voi possiate gustare quanto male si possano spendere i fondi Europei.
“Il punto di partenza sarà Lorenteggio, il quartiere dove con l’abbattimento dei palazzoni popolari è già iniziato un piano più complessivo di riqualificazione. È qui che uno spazio di Aler è destinato a trasformarsi in un community hub, come viene chiamato: una “casa” che dovrà diventare un punto di incontro tra persone e idee della zona”.
Ora, immaginate Lorenteggio. Dovete proprio vederlo davanti a voi. È importante. I suoi problemi. Le case popolari che nessuno cura. La sicurezza. La viabilità. Ecco, invece di affrontare tutto questo puntiamo a… Cosa, esattamente? Ma voi avete capito cosa vogliano fare? Cioè in un mondo sempre più interconnesso a che servono questi spazi? Mah.
“Ma la strategia di Palazzo Marino è più ampia e punta ad allargarsi anche alle altre periferie. Disegnando una nuova mappa che ruota attorno al lavoro. Con 5 milioni che il Comune ha deciso di investire per creare innovazione sociale ed economica. Si tratta di fondi europei che l’amministrazione ha deciso di destinare a una delle parti che rappresentano il fronte software del piano periferie. La prima gara da 1,3 milioni è appena stata pubblicata: servirà a trovare soggetti che prima ascoltino i bisogni dei quartieri e le idee che arriveranno dal basso da abitanti e associazioni e, poi, accompagneranno la nascita dei progetti grazie anche a micro finanziamenti e al recupero di spazi pubblici dismessi. L’obiettivo è quello di far nascere imprese sociali che possano creare lavoro e vitalità nelle zone riaccendendo luci.”
Concentriamoci: questa gente vuole spendere spot 1,3 milioni per creare delle associazioni perfettamente inutili, visto che dovrebbero fare ciò che già fa la politica. O che la politica dovrebbe fare: ascoltare le lamentele della gente e la proposta di soluzioni. Ma allora a che serve la maggioranza? E se invece dei fondi Europei usassimo i loro gettoni da consiglieri comunali? Inoltre cos’è il fronte software? Ma ci prendono in giro, vero? Scusate la raffica di domande, ma sono davvero basito. In periferia le case MM rimangono spesso al freddo, senza ascensore e talvolta senza nemmeno campanelli perché l’hardware fa schifo e questi pensano a regalare 1,3 milioni per niente. Ah, prima che si alzi il sapientone, anche nelle ristrutturazioni si può puntare all’innovazione. Anzi si deve. Quindi sarebbe uno degli obiettivi perseguibili da quei fondi. Ed ho tirato fuori solo un esempio, a decina ce ne sarebbero. Poi però assistiamo al guizzo. Al colpo di genio. Siccome a qualcosa devono servire ste imprese sociali, dopo che hanno ascoltato, gli diamo degli spazi pubblici ed i soldi per sistemarli. E qui, anche in un liberista come me, si affaccia una domanda: perché? Ma che lo faccia il Comune. O che venda sti stramaledetti parchetti, che non sa gestire, che non vuole nemmeno più gestire, e lasci che i privati ci facciano quel che vogliono. No, invece. No, bisogna darli agli amici degli amici. Davvero, lo ripeto, siamo oltre il dannoso, dritti nella presa per i fondelli.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,