Milan, buona la prima del 2018. 70′ minuti di luce, 20′ minuti di buio.

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Milan-Crotone 1-0

Milano 7 Gennaio – Gattuso temeva che i suoi pensassero già alle valige per le vacanze, vista la sosta che terrà ferma la serie A per due settimane. Invece i giocatori gli dimostrano da subito di essere concentrati solo sulla partita. Infatti a Crotone avranno dovuto fare scorte di paracetamolo per smaltire la febbre che Suso e compagni hanno fatto salire ai giocatori calabresi.
Per 70′ minuti si gioca a una porta sola, quella del Crotone. Il Milan pressa, corre, ringhia e crea tantissimo, crea così tanto da rendere quasi inspiegabile il punteggio che vede un solo gol segnato, problema su cui si dovrà lavorare perché una squadra che crea più di venti occasioni ha l’obbligo di segnare di più, anche per non tenere aperte fino alla fine partite a senso unico come questa.
Nel primo tempo e nella prima metà della ripresa si vede a tratti anche un bel calcio, propositivo e dinamico, in cui la palla viene mossa velocemente e i giocatori non hanno paura di prendersi le responsabilità. Su tutti Calhanoglu, che copre di zucchero ogni giocata tutte le volte che si accende, esce fuori la sua qualità e di conseguenza fa uscire anche quella dei compagni, rimane però il problema del finalizzare, a dire il vero anche per via di qualche prodigioso intervento del portiere del Crotone Cordaz.
Arriva il primo gol in rossonero di Bonucci, un gol di cui aveva proprio bisogno e che arriva in un momento importante, per lui e per la squadra, perché i segnali di ripresa sono sempre più lampanti e quando le cose girano bene tutto prende il verso giusto.
A metà secondo tempo, annullato il 2-0 di Kessie col VAR, il Milan si eclissa, arretra e rischia di rovinare quanto di buono fatto fino a quel momento, segna di nuovo con Kalinic ma l’arbitro Maresca annulla ancora, stavolta con ancora più dubbi di prima. Alla fine dei sette contestati minuti di recupero il Milan tiene il risultato e va in vacanza con i tre punti strameritati.

Racconto e analisi tattica.

Il Milan col solito 4-3-3, porta un pressing asfissiante che non lascia respiro ai calabresi, l’aggressività in mezzo al campo permette la riconquista veloce del pallone e da questa situazione il Diavolo costruisce la maggior parte delle occasioni nel primo tempo.
L’intesa tra Suso e Kessie sembra sempre più collaudata e la catena di destra formata anche da Calabria, crea parecchi pericoli, con i tre che si alternano al cross dal fondo.
Anche la catena di sinistra finalmente funziona in maniera simile, Bonaventura e Calhanoglu devono ancora oleare qualche meccanismo ma la strada per l’intesa è quella giusta e si riaffaccia in avanti anche Rodriguez con qualche traversone velenoso dei suoi.
Cutrone rimane forse troppo schiacciato tra i centrali calabresi e non riesce quasi mai a pungere, buone alcune sponde che mandano al tiro Biglia e compagni, Cordaz però è sempre presente, soprattutto quando devia sul palo il solito mancino di Suso.
Il Milan sembra una marea quando attacca, porta molti uomini in avanti e il Crotone non riesce a contrastare le avanzate rossonere.
I calabresi nel primo tempo non superano praticamente mai la metà campo, dove Bonucci e Romagnoli posizionati molto alti recuperano ogni lancio con l’aiuto di Kessie e Biglia. Le occasioni prodotte dal Diavolo dovrebbero portare ad almeno due o tre gol, invece il primo tempo si chiude a reti bianche, con il Milan a tratti anche bello e divertente da vedere.
Nella ripresa l’assedio rossonero continua, arriva il gol di Bonucci, fortunoso, Cordaz gli respinge sulla schiena il calcio d’angolo di Calhanoglu e il rimpallo fa finire la palla in rete. I rossoneri continuano ad attaccare, Cordaz continua con i miracoli e poi arriva il gol di forza di Kessie, ancora da calcio d’angolo, che si libera dalla marcatura e scarica alle spalle di Cordaz. L’arbitro Maresca riguarda le immagini al VAR e decide che la forza usata dall’Ivoriano è troppa, rete annullata.

Questo episodio taglia le gambe al Milan che concede un’occasionissima al Crotone, sventata da un grande intervento di Donnarumma, fino a quel momento inoperoso e dal recupero successivo di Rodriguez.
Il Diavolo prova a scuotersi con un paio di conclusioni da lontano di Suso e Calhanoglu, il Crotone però continua a provarci, cercando di approfittare di qualche errore di troppo dei rossoneri in fase di disimpegno.
Cordaz compie l’ennesima ottima parata su Bonaventura, il Milan prova a chiuderla ma i guantoni del portiere del Crotone arrivano anche sul tentativo di Suso.
Nei 7′ interminabili minuti di recupero il Milan trova un altro gol, punizione dalla destra messa in mezzo e Kalinic subentrato a Cutrone deposita in rete di testa, l’arbitro annulla anche questo, ha visto un fallo del croato probabilmente inesistente che si becca anche il giallo per proteste.
Arriva il triplice fischio che chiude la prima gara dell’anno.Tra mercato e prodotti già in casa.

È arrivato Gennaio col suo mercato di riparazione. Il DS rossonero Mirabelli è stato chiaro, a meno che non si presenti un vero affare, il Milan non farà nulla se non provare a cedere qualche esubero, con Paletta, Gustavo Gomez e Josè Mauri sui blocchi di partenza per trovare una nuova destinazione.
Non sappiamo se sia semplice pre tattica o la verità, è però innegabile che almeno un rinforzo serva, qualcuno che possa sostituire all’occorrenza Kessie, ruolo in cui il Milan è davvero numericamente scoperto. Si sono fatti alcuni nomi, qualcuno anche importante da potenziale titolare come Dembelè del Tottenham e Jankto dell’Udinese, che però difficilmente lascerà il Friuli a Gennaio, forse lo farebbe solo per l’Arsenal che lo segue da tempo. Staremo a vedere.
Per gli altri ruoli si potrebbe sempre fare qualcosa, ma è molto difficile, il Milan ha cambiato tanto in estate e sta ancora pagando le difficoltà di assemblamento della squadra e di ambientamento dei nuovi che arrivano dall’estero.
Se i nuovi acquisti ingranassero definitivamente, non ci sarebbe poi bisogno di intervenire sul mercato, la priorità infatti è quella di recuperare al cento per cento i vari Bonucci, Biglia, Calhanoglu, Kalinic e André Silva. Tra questi ci sono giocatori esperti da ritrovare e boccioli che aspettano di fiorire.
I primi incoraggianti segnali arrivano dal turco, che nelle ultime settimane ha fatto capire di voler mostrare le qualità che in Germania conoscono molto bene.
Avere a disposizione questi giocatori al massimo, fisicamente e mentalmente, significherebbe poter mettere in campo quel tasso qualitativo che è mancato fino ad oggi. Senza dimenticare che per gli inizi di Febbraio, dovrebbe tornare in campo Andrea Conti dopo il lungo infortunio.

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Andrea Mutti

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