Milano 8 Gennaio – Finalmente si vota. E Berlusconi presenta il logo del partito: nell’immagine c’è il simbolo di Forza Italia e sotto la scritta “Berlusconi presidente”. Un pugno nello stomaci quella scritta per i tanti antiberlusconiani risuscitati a sinistra e nel Movimento 5 Stelle. A tutte le polemiche risponde con proprietà Mara Carfagna “Le reazioni rabbiose di alcuni dirigenti politici di sinistra e Movimento 5 stelle che commentano il nuovo simbolo di Forza Italia, presentato giusto questa mattina, dimostrano chiaramente due cose. La prima è che il giustizialismo (che vale sempre e solo per gli altri, ovviamente) non muore mai: Silvio Berlusconi è in attesa di un pronunciamento della Corte dei Diritti dell’Uomo che gli restituirà la possibilità di candidarsi e di essere eletto. La seconda è che il solo nome del presidente di Forza Italia, scritto ancora una volta nel simbolo del partito che ha fondato quasi 25 anni fa, continua a far paura ai suoi avversari. Comprendiamo il nervosismo, dal momento che il 4 marzo dovranno fare i conti con il successo del centrodestra”. Perché quel “Presidente” sembra usato impropriamente e quel nome fa ancora molta paura. Eppure mai come oggi Berlusconi è Presidente di un partito e federatore di una coalizione che rappresentano la maggioranza degli italiani. Ed è un tributo e un riconoscimento alla sua lucidità politica, alle sue geniali intuizioni, al suo carisma di condottiero, alla sua invincibile forza.
«L’Italia – ha dichiarato – ha bisogno di una rivoluzione, ovviamente legale, pacifica, positiva, ma tuttavia radicale. Una rivoluzione liberale per spazzare via l’oppressione fiscale, l’oppressione burocratica, l’oppressione giudiziaria. Una rivoluzione per cambiare la classe dirigente del Paese, sostituendo i professionisti della politica con donne e uomini che nella vita professionale, nel lavoro, nell’impresa, nella cultura, nel volontariato, abbiano dimostrato non soltanto assoluta onestà ma anche grande concretezza e capacità di portare a casa dei risultati”
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano