Viale Certosa: un albero blocca la fermata del tram, Comune e Atm litigano su chi debba tagliarlo

Milano

Da un anno e mezzo il tram non si ferma perché le radici del platano rovinano l’asfalto. Petizione dei residenti, ma è partito lo scaricabarile

Milano 8 Gennaio – Un paio di transenne a indicare il divieto di passaggio, il marciapiedi sollevato e l’asfalto sgretolato dalle radici di un platano, cresciute troppo. Così tanto da danneggiare la banchina in viale Certosa dove da anni passa il tram 14 e far si che un anno e mezzo fa proprio quella fermata accanto all’albero, perpendicolare a via Giannini, venisse sospesa impedendo il passaggio del mezzo pubblico. «Questo è successo sedici mesi fa. Una decisione indispensabile dato lo stato di pericolo della banchina. Ma ad oggi non si è fatto ancora nulla per ripristinare il passaggio della vettura», tuona Maria Angela Aldighieri del Comitato Petrarca che si occupa dei problemi relativi alla zona. Ad oggi, infatti, dopo un anno e mezzo il Comune che dovrebbe dare il via ai lavori sembra essere andato in tilt di fronte a un platano delle radici troppo lunghe. «Basterebbe tagliare l’albero, ma siamo arrivati al punto che anche per il più piccolo dei lavori ci vogliono tempi biblici», spiega Aldighieri.

Viale Certosa la conoscono tutti. Una strada nevralgica, che collega la periferia nord di Milano col centro. Un viale lungo diversi chilometri, dove «saltare una fermata significa doversela fare a piedi per centinaia di metri e questo non è possibile in una zona dove vivono tantissime persone anziane», spiega Luigi Del Mondo del Comitato Partiamo dal Musocco, quartiere adiacente a viale Certosa. «Mio figlio è costretto ad andare a scuola a piedi ogni mattina, perché la fermata successiva è davanti al Ponte del Ghisallo. E noi abitiamo proprio di fronte a via Giannini», si lamenta una residente. «Io ormai ci ho rinunciato. Ho 84 anni, mi faccio venire a prendere da mia figlia quando devo andare dal medico, altrimenti sto a casa, non riesco a fare tutti quei metri a piedi», si accalora Teresa, che abita proprio a due passi dalla fermata e che ormai da più di un anno ha ridotto all’osso le uscite di casa.

Non sono certo rimasti a guardare i residenti di fronte allo stallo creato dal Comune, che non ha ancora stabilito una data per procedere al taglio dell’albero e ripristinare la fermata. «Sono mesi che segnaliamo la situazione. Chiamiamo ogni giorno, mandiamo email. Ma nessuno sa darci una risposta chiara. Prima sembrava che ad agosto con la pausa estiva avrebbero messo mano al danno, ma anche l’estate è passata e ci troviamo ancora orfani della fermata», spiegano i residenti. Poche settimane fa la questione è stata discussa anche in consiglio di Municipio 8, grazie a una mozione presentata dal centrodestra, incredulo di fronte al tentennare della maggioranza. Alla seduta ha preso parte anche il tecnico del Comune Mario Arduino Felcher. Secondo il funzionario le lungaggini sarebbero dovute alla presenza di linee aeree in tensione lungo viale Certosa. Per procedere ai lavori di abbattimento dell’albero sarebbe dunque necessario accordarsi con Atm per agire in sicurezza e trovare una soluzione sostitutiva per i giorni in cui le rotaie saranno occupate dai lavori. «Insomma è un continuo procrastinare e tempi certi non ci sono ancora stati dati», hanno replicato i Comitati della via, che hanno annunciato che nelle prossime settimane «se ancora non ci verrà detto nulla di preciso, organizzeremo una protesta. Ci schiereremo di fronte alla fermata soppressa per impedire il passaggio del tram».

Miriam Romano (Libero)

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