Milano 16 Gennaio – Manca poco all’inaugurazione di Affordable Art Fair, la fiera d’arte contemporanea che punta su opere a “basso costo”. Il format internazionale torna a Milano con una selezione più ampia di gallerie e tanti eventi collaterali…
SGARBY WARHOL Bob Marongiu, Affordable Art Fair 2018 Milano
Prima di Miart, un altro consueto appuntamento fieristico fa tappa a Milano. Da 26 al 28 gennaio a Superstudio Più torna Affordable Art Fair, la fiera d’arte contemporanea che espone opere d’arte per tutte le tasche. Un format fieristico itinerante che conta eventi in 11 città diverse da New York a Singapore, da Hong Kong ad Amsterdam, da Londra a Milano, e che ha saputo affermarsi a varie latitudini grazie alla formula vincente di proporre solo opere che non superano il costo di 6000 euro, quindi, di fatto accessibili a tutti.
UNA FIERA LOW BUDGET
Una fiera che è decisamente cresciuta negli anni e che ha trovato nel capoluogo lombardo una delle sue piazze più interessanti. 85 gallerie internazionali per tre giorni affolleranno gli stand con proposte eterogenee adatte ad un collezionismo ad ampio raggio. Diverse new entries tra cui la galleria ArtBlue di Singapore e la galleria Kitai Kikaku di Tokyo, segno di un interesse crescente in Oriente verso la città di Milano anche nel campo dell’arte contemporanea e non solo della moda e del design. L’edizione di quest’anno, intitolata Living with Art, punta sul racconto dei diversi momenti che segnano l’incontro con l’opera d’arte. Dal colpo di fulmine al desiderio di acquistarla, portarla a casa propria per iniziare una vita insieme. Il tema sarà approfondito attraverso una serie di talk guidati dagli esperti di Open Care.
LARGO AI GIOVANI
Come sempre è sui giovani talenti che si sofferma con maggiore attenzione Affordable Art Fair offrendo occasioni di visibilità. Il padiglione centrale della fiera è dedicato agli Young Talents ed è a cura di Angelica Gatto e Emanuele Riccomi, due giovani provenienti da CAMPO, il corso per curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino. La sezione, curata come una mostra, esporrà una selezione di giovani artisti. In contrasto con le fiere tradizionali anche la serata inaugurale che sarà caratterizzata da una serie di performance in giro per gli stand e da un vero e proprio party con il dj set di Haussmann e Dj Kramer in collaborazione con Elita.
L’OCCHIO SU MILANO
Anche se il format ha nel respiro internazionale la sua principale vocazione, è nell’attenzione alla scena locale che ha il suo maggiore punto di forza. Anche in questa ottava edizione la fiera presenta un focus sulle gallerie milanesi con la sezione speciale Milano Contemporary, alla scoperta degli artisti più interessanti sulla piazza. Perché se è vero che bisogna avere sempre uno sguardo su quello che succede altrove, è pur vero che è necessario prima di tutto conoscere il territorio. Questo non vuol dire limitare il campo di scelta solo agli artisti locali, ma ampliarlo a tutti coloro che interagiscono con la città. È il caso, ad esempio, della galleria milanese Maroncelli 12 che espone in fiera Dan Miller, artista californiano presente anche alla 57esima edizione della Biennale di Venezia.
Mariacristina Ferraioli (Artribune)
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