Milano 19 Gennaio – Nove persone sono state arrestate ieri mattina nell’ambito di un’indagine della procura di Milano con al centro una presunta associazione per delinquere transnazionale finalizzata al riciclaggio di proventi illeciti, ai reati di bancarotta fallimentare, truffa aggravata ed abusivismo finanziario. In particolare, una truffa del valore di circa 16,25 milioni di euro sarebbe stata compiuta, come si legge in una nota della Procura firmata da Francesco Greco, a danno di “una facoltosa famiglia di origine romana operante nel settore edilizio”.
Al centro dell’inchiesta, condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Milano, le attività della Hi Real spa, già dichiarata fallita dal Tribunale di Milano nel maggio 2016. Nell’ambito della stessa inchiesta, sarebbero inoltre emerse “condotte di abusivismo finanziario a danno di numerosi piccoli risparmiatori del viterbese, i cui proventi venivano sistematicamente ‘distratti’ per finalità personali, tra cui soggiorni, acquisto di gioielli, autovetture”.
Per tre degli arrestati il gip Maria Carlo Sacco ha disposto la misura cautelare in carcere, mentre altri cinque si trovano agli arresti domiciliari. Il management della Hi Real Spa, secondo l’accusa, avrebbe anche provato a scongiurare il suo fallimento attraverso “falsa documentazione economico-contabile e la dissimulazione dello stato di insolvenza”.
Inquirenti e investigatori hanno accertato anche una truffa del valore di circa 16,25 milioni di euro a danno di “una facoltosa famiglia di origine romana operante nel settore edilizio, i cui proventi sono stati riciclati nell’operazione di acquisizione della partecipazione di maggioranza nella Hi Real S.p.a. da parte di Santa Marta Real Estate S.p.a, ovvero trasferiti su conti correnti nazionali ed esteri riconducibili agli indagati”.
La Gdf ha anche eseguito numerose perquisizioni in Lombardia, nel Lazio e in Liguria ed è stato attuato un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per oltre 16 milioni di euro, il provento della presunta truffa. Le attività investigative hanno richiesto anche l’avvio di rogatorie alle autorità competenti di Nicaragua, Panama, Regno Unito, Francia, Gibilterra e Lussemburgo. Nella nota si legge anche che le indagini hanno permesso di accertare, da parte del management della società, “un aumento fittizio di capitale e, contestualmente, ulteriori accordi negoziali simulati, finalizzati a occultare lo stato di insolvenza di Hi Real Spa attraverso promesse di iniezioni di liquidità; da parte di fondi lussemburghesi di fatto, rivelatisi inesistenti”(Repubblica)
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