Milano 20 Gennaio – Una stretta di mano. Ora come nel 1994. Per rinnovare una fiducia diretta, dopo tante battaglie e delusioni. E se i sondaggi volano per Forza Italia e per il centrodestra, è perché c’è una nuova consapevolezza che. nonostante l’antiberlusconismo viscerale, il massacro giustizialista, le trame vigliacche, Berlusconi vuole il bene del Paese. Chiede di scommettere ancora una volta con un programma innovativo, autenticamente liberale, a protezione delle famiglie, dei poveri, del lavoro, delle imprese. Un progetto organico, strutturato, pensato in ogni sua parte con l’obiettivo di far rinascere un’Italia asfittica e demotivata. Un progetto che sta illustrando nelle trasmissioni televisive, su Facebook, per non lasciare nulla al caso, con argomentazioni semplici da capire, con quell’immediatezza che ti stringe la mano per una promessa. Perché credergli ancora? Perché gli altri hanno fallito, perché l’orizzonte ideologico della sinistra dimentica gli italiani, perché il programma 5 Stelle è improvvisato, frammentario e contraddittorio, perché tutti i competitor non hanno visione, perché il Centrodestra ha capito la lezione dell’unità di intenti. Perché quell’urgenza di spiegare, di chiarire attraverso schede esplicative presuppongono analisi e ricerca. Nessun luogo comune o frasi roboanti alla Di Maio, nessuna sparata del giullare Renzi, ma la concretezza dell’imprenditore milanese che applica alla politica le leggi del saper fare.

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano