Milano 22 Gennaio – Sala sale in cattedra e dà lezione a Gori sul come fare campagna elettorale. E teorizza il metodo che è stato vincente: trovare gli argomenti giusti, quelli che la gente si aspetta tu prometta e su quelli insistere con parole suadenti. Non importa se poi avranno un riscontro e saranno realizzate: la vera abilità sta nel persuadere. Un tenero lavaggio del cervello, potremmo definirlo. Scegliere pochi messaggi ma buoni. Scegliere i messaggi che hanno più probabilità di entrare nella testa e nel cuore dei lombardi. Quindi insistervi e provare, così, a interrompere il dominio del centrodestra in Regione, questo il consiglio del sindaco. Il problema si sposta, quindi sui messaggi buoni, quelli che fanno leva sulle aspettative più urgenti, come ad esempio le case popolari “Bisogna trovare una formula più raffinata in questo ultimo mese e mezzo e lavorare su alcuni principi, cercando di privilegiare valori per aiutare chi fa fatica in Lombardia..Non credo – aggiunge Sala – che il messaggio da privilegiare sia quello della sanità, che pure va migliorata”.
Il sindaco, infatti pensa che si debba insistere sul tema delle case popolari, tema sul quale Milano ha lanciato un proprio modello con l’emancipazione da Aler. Un messaggio che più che buono è furbo e anche vigliacco se si considerano le tante sue promesse sulla riqualificazione delle periferie e dei quartieri più popolari. La gestione MM è poi un fallimento acclarato e ingestibile. Ma quello che traspare dai consigli di Sala è la furbizia, l’opportunismo di dire, la mancanza di rispetto dei bisogni, una velata disonestà tra il dire e il fare. I cittadini non sono bambocci da infinocchiare, sono adulti che spesso sperimentano sulla propria pelle la delusione delle promesse non mantenute
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano