Milano 23 gennaio – Inutile voler minimizzare l’importanza della due giorni di Berlusconi a Bruxelles. Berlusconi rioccupa di diritto il posto che merita. E’ una rivincita personale e politica. Relaziona Chiara Sarra su Il Giornale “
Silvio Berlusconi è volato a Bruxelles per rassicurare gli alleati europei del Ppe e gli altri Stati membri sulla sua intenzione di fare da “garante” moderato per la coalizione di centrodestra.
“Con l’Europa bisogna ragionare e parlare con tutti, alzando i toni non si ottiene nulla. Bisogna prima di tutto esserci in Europa e poi convincerli a venire dalla tua”, ha detto da Massimo Giletti. E nella prima conferenza stampa dopo l’incontro con il segretario generale del Partito popolare europeo, Antonio Lopez, ha ribadito la sua linea.
In particolare, il Cavaliere si è soffermato sul Patto di stabilità che impone un tetto del 3% al rapporto tra deficit e pil. “È una regola che va rispettata”, ha detto ai giornalisti, “Concordo con Tajani sul fatto che è una regola che può essere superata: è difficile ritenere che sia una regola corretta, perché il deficit annuale di ogni Stato deve essere adattato alle esigenze di sviluppo del singolo Stato. Ma per quanto ci riguarda la politica che noi intendiamo seguire con la politica fiscale attraverso la flat tax, ci dice che nel nostro programma la regola del 3% sarà rispettata. Oggi è al 134% – ha detto Berlusconi – vogliamo assolutamente ridurre questa percentuale e riportarla a quel 125% almeno, come era al momento del colpo di stato del 2011 quando io fui costretto alle dimissioni dal governo”.
E il leader di Forza Italia parla anche della Germania e soprattutto del suo rapporto con Angela Merkel: “Dobbiamo guardare con favore a quello che è accaduto ieri in Germania”, spiega, “La Germania va verso la sicurezza di avere un governo e questo comporterà per la signora Merkel la possibilità di essere autorevole in Europa“. La stessa Merkel che “ci sostiene in questa campagna elettorale”: “Ho sempre avuto con la signora Merkel un eccellente rapporto di rispetto reciproco“, ha aggiunto Berlusconi, “Anche se qualcuno ha cercato poi di mettere zizzania facendo circolare delle volgarità che si sono rivelate non essere vere. Al di là di questo i nostri rapporti sono sempre stati molto positivi “.
La due giorni a Bruxelles è iniziata ieri per l’ex premier, che ha incontrato anche il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, insieme al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, al capo negoziatore per la Brexit dell’Ue Michel Barnier, al presidente del gruppo Ppe nel Parlamento Europeo, Manfred Weber, e la commissaria europea per l’Economia e la Società Digitali, Mariya Gabriel.
D’altro canto dal Ppe è arrivato un “appoggio chiarissimo” al centrodestra italiano e a Silvio Berlusconi in vista delle elezioni: “È una cosa buona che l’antica Democrazia Cristiana sia nella coalizione e sostiene lo schieramento”, dice Lopez, “Dopo anni di incertezza auspichiamo un ritorno del centrodestra in Italia per noi il sostegno al centrodestra italiano e a Berlusconi è naturale. È un momento cruciale e per noi l’Italia è fondamentale: la parte sud dell’Europa ha bisogno di avere più presenza nelle decisioni fondamentali che si stanno prendendo in Bruxelles e la presenza di un governo forte in Italia è fondamentale nei prossimi mesi e anni“.
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