Pasticcio a Palazzo Marino: i centri anziani restano chiusi, iI Comune ha scordato l’appalto

Milano

In ritardo la gara per la gestione: corsi e attività di intrattenimento bloccate per due mesi 

Milano 24 Gennaio – L’ultimo disservizio provocato dal Comune, come spesso accade, è dato dalla burocrazia, che con i suoi tentacoli tutto avvinghia e tutto rallenta. Nel caso specifico, le “vittime” sono le migliaia di milanesi che frequentano i Cam (Centri aggregativi multifunzionali) dislocati nei 9 Municipi della città. Dalla fine dell’anno queste strutture – frequentate da anziani e aperte a tutte le fasce d’età, dove si svolgono le attività più disparate, come corsi di ginnastica dolce, musica o uncinetto – sono rimaste senza gestori, che non arriveranno prima di metà febbraio. Risultato: un mese e mezzo di inattività. A denunciare la cosa è stato Samuele Piscina (Lega), presidente del Municipio 2. «I Cam di tutti i municipi – afferma – sono momentaneamente chiusi perché il Comune non ha ancora assegnato la gara perla loro gestione. Trovo vergognoso che i cittadini vengano lasciati senza un servizio. Il Comune avrebbe potuto svegliarsi prima e fare la gara con ampio anticipo. Purtroppo però non possiamo fare altro che attendere. I corsi dovrebbero riprendere intorno alla metà di febbraio e sarà nostra cura farvi sapere quando apriranno le iscrizioni». Ora, nel Municipio 2 sono 1240 gli iscritti al Cam, mentre a frequentare i corsi circa 7mila (diverse persone si sono iscritte a più di un corso).

Da Palazzo Marino fanno sapere che «la realizzazione dei diversi corsi in programma presso i singoli Cam era affidata a cooperative e associazioni sulla base di un contratto, scaduto lo scorso 31 dicembre. Prima della scadenza l’amministrazione, ovvero la Direzione municipi, ha avviato per tempo le procedure di gara pubblica per individuare i soggetti cui affidare la gestione delle attività corsistiche e di intrattenimento dei Cam per il biennio 2018-2019, con l’obiettivo di garantire il prosieguo dell’attività subito dopo la pausa natalizia».

Secondo piazza della Scala il ritardo è dato dal fatto che «alcuni partecipanti hanno presentato una documentazione incompleta e, come previsto dalla normativa vigente, si è dovuto concedere del tempo per le integrazioni documentali. Ciò ha comportato la temporanea sospensione delle attività», che riprenderanno con i nuovi soggetti che si aggiudicheranno gli appalti. «In questo periodo – è la conclusione del comunicato del Comune – si sono comunque svolte alcune attività gestite da personale volontario, in accordo con i responsabili delle singole strutture».

Una versione che non convince Piscina: «A dire il vero, la gara precedente scadeva quest’estate. Ai municipi venne chiesto di fornire delle linee guida, che preparammo immediatamente. Il Comune chiese una proroga e – nonostante avessero diversi mesi a disposizione – non sono riusciti ad approntare il nuovo appalto in tempo. Il Comune poteva muoversi prima, adesso siamo costretti a attendere, sperando che i tempi siano veloci affinché ai milanesi venga fornito nuovamente il servizio».

Andrea E. Cappelli (Libero)

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