Milano 30 Gennaio – Maria De Filippi, la regina degli ascolti, autore e produttore dei suoi programmi, conduttrice d’esperienza e di equilibrio. Ha l’intelligenza di saper costruire i tempi, di tenere un basso profilo perché siano altri ad essere protagonisti, ha la partecipazione nella voce, nelle parole, non ha paura di immedesimarsi, di condividere con il cuore. Sono programmi furbi e, a volte, un po’ insistenti sui sentimenti primari nella vita? Può darsi. Ma sono trasmissioni che riproducono pezzi si vita, aspirazioni e sogni, realtà controverse, errori, pentimenti, difficoltà. Un mondo a volte anche un po’ sopra le righe, esaltato, ma sono i comportamenti umani che sono spesso incomprensibili. E’ la televisione che rappresenta la vita e il tempo. Una lezione alla politica che non sa ascoltare, che non sa vedere, che sceglie a priori, che spesso non riconosce il merito, che non sa quanto è importante identificare in una faccia la garanzia per il futuro. La gente ha bisogno di realtà e di verità. Maria De Filippi l’ha capito.
La querelle interna al PD era prevedibile: Renzi si è comportato da Renzi, con la scontata presunzione, salvando gli amici, mandando al macero i “soldatini”, con spirito vendicativo, nell’ottica di fare un partito a sua immagine e somiglianza, con molti signor sì, a prescindere. Dopo 5 anni di litigi, di incapacità di trovare soluzioni condivise, con proclami programmatici avulsi dalla realtà e dai veri problemi della gente, ha pensato a blindare se stesso e il suo potere.Un PD molto lontano dal cuore.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano