Milano 8 Febbraio – Rabbia tra i pendolari a Milano, nella serata di mercoledì 7 febbraio. Il treno regionale 2633 partito alle 19.05 dalla stazione Centrale e diretto a Bergamo, ha fatto ben poca strada: si è fermato prima della stazione di Milano Lambrate. E in breve tempo i pendolari a bordo, bloccati sui binari e senza spiegazioni, hanno dato sfogo in rete a tutta la loro rabbia: «Bollettino del 2633 — è l’attacco di uno dei messaggi sulla pagina Facebook del Comitato pendolari bergamaschi —. Dopo più di mezz’ora siamo fermi e ancora non si sa nulla. Solo qualche annuncio contraddittorio dall’altoparlante («guasto risolto» e due minuti dopo «stiamo valutando l’entità del guasto») e nessuno che sia passato a dare qualsiasi informazione. Il treno ha anche due carrozze al buio, tra le delizie di questa serata». In un altro messaggio in rete si leggeva: «L’aria non circola e le porte sono sbarrate. C’è qualcuno che inizia a sentirsi male».
Trenord
Attorno alle 19.40 Trenord aveva scritto sul sito ufficiale che il treno era fermo «a causa di un guasto». Nessun altra spiegazione. E attorno alle 21.30 la società avrebbe inviato un locomotore per tentare di recuperare e rimettere in moto il convoglio bloccato. Quindi, due ore e mezza dopo il treno era ancora tra le due stazioni di Milano. A catena ci sarebbero stati disagi anche sui passanti tra Varese e Treviglio (passano in centro a Milano nel sistema metropolitano), così come su altri treni diretti a Lambrate e poi a Treviglio (sulla linea del deragliamento) o Bergamo. « Tutti piangiamo le vittime dell’incidente ferroviario — scrive un altro pendolare, Pietro Bonetti —, ma non possono e non devono essere usate per giustificare la totale mancanza di organizzazione e attenzione al cliente. Sono le 20 e 40 del 7 febbraio 2018 (codice 2633) e il treno è ancora fermo e guasto tra milano centrale e lambrate, manca l’aria, le porte non possono essere aperte e alcune persone si sentono male. Le informazioni sono totalmente assenti»
I pendolari
Circa 500 le persone a bordo, secondo la denuncia della pagina Facebook del Comitato pendolari bergamaschi “Quellideltreno”, che ha raccontato l’odissea vissuta postando regolarmente degli aggiornamenti: «Un’azienda normale non solo informerebbe ma soprattutto darebbe soluzioni, camere d’hotel pagate e modalità di rientro; invece i passeggeri del 2633 sono ancora a bordo del treno fermo fuori Centrale. Guasto il treno e anche guasto agli impianti, non ci facciamo mai mancare nulla. Siamo stanchi, non ne possiamo più». E ancora: «21.35, tra Trenord e Rfi un fantastico gioco di squadra che si traduce in un treno fermo a duecento metri dalla stazione Centrale. Attendiamo che ci portino a Lambrate dove dovrebbe esserci un treno per Bergamo ad aspettarci». Poi alle 22.20, dopo quasi 3 ore di attesa, finalmente la luce: «Treno agganciato e “ripartito”… ora vediamo cosa ci aspetta a Lambrate», dove i passeggeri sono stati trasbordati su un altro convoglio. Trenord fa sapere che l’intervento del mezzo inviato per il recupero del treno è stato ritardato da un guasto alle infrastrutture Rfi. (Corriere)
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