Milano 10 Febbraio – Silvio Berlusconi prosegue la corsa nella campagna elettorale in vista del voto del prossimo 4 marzo.
Il Cavaliere è intervenuto ai microfoni di Radio Capital a Circo Massimo e ha commentato le polemiche degli ultimi giorni sulla sparatoria di Macerata di qualche giorno fa: “Non credo si possa attribuire a me qualcosa che abbia a che fare con il razzismo. Il razzismo in Italia non esiste, ma potrebbe nascere se la sinistra continua a non contrastare l’immigrazione clandestina”. Poi sul tema dell’immigrazione afferma: “Chi non ha di che vivere è la manodopera ideale per la criminalità e anche per il terrorismo. Se non facciamo nulla la tensione è destinata a salire e anche la paura”, ha aggiunto. Quanto ai migranti, “io non ho mai detto di cacciarne 600mila, se mai rimpatriare”. Poi il leader di Forza Italia ha anche parlato della vicenda di Pamela Mastrpietro, la ragazza fatta a pezzi proprio a Macerata: “Ho espresso cordoglio alla famiglia di Pamela”, ho parlato di uno “psicopatico che spara in nome di una ideologia delirante e ho espresso vicinanza ai feriti di Macerata”.
C’è anche spazio per un commento sulle polemiche degli ultimi giorni sulla sinistra che parla di un ritorno del fascismo dopo la sparatoria per mano di Luca Traini: “Nella sua miopia la sinistra non capisce che le reazioni violente e i rigurgiti neofascisti, che per fortuna sono ancora molto limitati, nascono dal fatto che gli italiani non si sentono tutelati dallo Stato. Io non sono preoccupato, mi preoccupo se le cose vanno avanti così”. Il Cavaliere poi risponde a Salvini che ha messo nel mirino l’islam definendolo incompatibile con la Costituzione: “All’art. 8 prevede la nostra Costituzione prevede la libertà di tutte le confessioni religiose. Lo Stato liberale non entra nella libertà di culto. Noi dovremmo applicare la Carta: i musulmani per bene e in regola possono restare, ma se in nome dell’Islam o della religione qualcuno incita alla violenza o all’odio razziale o considera la donna un essere inferiore noi saremo molto rigorosi. Salvini ogni tanto è pirotecnico non bisogna stare lì a smezzare le sue parole”. E ancora: “Salvini è in campagna elettorale e cerca di attirare sul suo partiti più voti possibili e qualche volta va un pò più in là di quello che è scritto e controfirmata sul nostro programma”. Poi il Cavaliere replica anche a Di Maio: “Dice che sono un traditore della Patria? Le sue affermazioni meritano solo una risposta, quella che daranno i miei legali. Ho già dato incarico ai miei legali di preparare la denuncia. Se uno come Di Maio andasse al Governo sarebbe una catastrofe, la nostra Italia finirebbe nell’isolamento internazionale, la nostra economia finirebbe devastata dalle tasse”.
Franco Grilli (Il Giornale)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845