Milano 16 Febbraio – Non riesco a ridere di questa faccenda dei mancati rimborsi, da parte dei Cinque Stelle. Anzi, le immagini delle Iene mi procurano un senso di profonda tristezza.
Vedere smascherati dei moralizzatori (i Cinque Stelle), potrebbe anche essere divertente.
Ma io non riesco a non pensare con amarezza che la politica è ridotta a questo: un gioco di epurazioni in nome di un moralismo strumentale a distruggere gli avversari, non sul piano delle idee, ma su quello della – presunta – eticità.
I grillini, ovviamente non meritano nessuna pietà perchè su questo costume hanno prosperato fino ad oggi.
Non l’hanno inventato loro, peraltro. E’ una malapianta che infesta la politica italiana fin dagli anni ’80. Fu Berlinguer, per chi lo ricorda, a inventare una presunta “superiorità morale” della sinistra: mentre l’ideologia comunista si avviava a crollare sotto il peso delle sue assurdità e delle sue contraddizioni, abilmente spostò il confronto politico dal piano dei contenuti e delle idee a quello della morale.
Naturalmente siccome viviamo in un mondo di uomini e non di angeli, il moralizzatore non è più morale del moralizzato, è semplicemente più abile o più veloce nell’impossessarsi dell’argomento “moralizzazione” e nell’autodefinirsi superiore, più puro degli altri. Fino a quando trova un altro ancora più puro che lo epura.
Da allora la storia della politica italiana è stata soprattutto questo, un tentativo di distruggere l’avversario dimostrando non che le sue idee sono sbagliate ma che è un ladro, un corrotto, un infame. Dalla questione morale di Berlinquer si è arrivato ad oggi, passando attraverso l’operazione Mani Pulite, il successo di personaggi come Di Pietro, i forsennati attacchi mediatico-giudiziari contro Berlusconi, e tutto il resto. I Cinque Stelle sono soltanto l’ultimo frutto avvelenato di questa mala pianta.
Intendiamoci, chi ha fatto finti bonifici, lasciando credere di aver restituito parte del proprio stipendio, ha preso in giro gli elettori, e non merita alcuna indulgenza.
Ma la vera presa in giro agli elettori sta nel fatto di averli convinti che la virtù dei politici consista nel fatto di tagliarsi lo stipendio.
Sta anche nel fatto di aver fatto credere agli italiani che i paladini dell’antipolitica siano persone moralmente superiori.
Ovviamente in realtà nei Cinque Stelle, come in altro partito, e in ogni comunità umana, in politica o in qualsiasi altra attività, vi sono persone oneste ed altre disoneste, vi sono persone capaci e altre incapaci, vi sono persone mosse solo da ambizioni personali ed altre che credono in quello che fanno. La gran parte degli esseri umani sono in realtà una miscela inseparabile di questi vizi e di queste virtù, che in moltissime persone coesistono in un modo che i moralisti e gli ipocriti cercano di negare, fino a quando loro stessi vengono smascherati.
Su quest’ipocrisia i Cinque Stelle sono campati fino ad oggi e hanno rischiato di vincere, con effetti catastrofici per l’Italia. Forse non è male che oggi ne siano travolti anche loro.
Però tutto questo non ha a che fare con la politica, è una degenerazione della politica (che già di per sè non è una cosa bellissima, come tutte le cose nelle quali ci sono in gioco interessi umani)N.B. Le Iene fanno il loro mestiere, e lo fanno bene, senza guardare in faccia a nessuno. In passato hanno messo in difficoltà politici di altri schieramenti. La mia critica ovviamente non è a loro, è al clima politico-culturale nel quale stiamo vivendo. Di cui i grillini sono allo stesso tempo una causa e un sintomo.
Vedere smascherati dei moralizzatori (i Cinque Stelle), potrebbe anche essere divertente.
Ma io non riesco a non pensare con amarezza che la politica è ridotta a questo: un gioco di epurazioni in nome di un moralismo strumentale a distruggere gli avversari, non sul piano delle idee, ma su quello della – presunta – eticità.
I grillini, ovviamente non meritano nessuna pietà perchè su questo costume hanno prosperato fino ad oggi.
Non l’hanno inventato loro, peraltro. E’ una malapianta che infesta la politica italiana fin dagli anni ’80. Fu Berlinguer, per chi lo ricorda, a inventare una presunta “superiorità morale” della sinistra: mentre l’ideologia comunista si avviava a crollare sotto il peso delle sue assurdità e delle sue contraddizioni, abilmente spostò il confronto politico dal piano dei contenuti e delle idee a quello della morale.
Naturalmente siccome viviamo in un mondo di uomini e non di angeli, il moralizzatore non è più morale del moralizzato, è semplicemente più abile o più veloce nell’impossessarsi dell’argomento “moralizzazione” e nell’autodefinirsi superiore, più puro degli altri. Fino a quando trova un altro ancora più puro che lo epura.
Da allora la storia della politica italiana è stata soprattutto questo, un tentativo di distruggere l’avversario dimostrando non che le sue idee sono sbagliate ma che è un ladro, un corrotto, un infame. Dalla questione morale di Berlinquer si è arrivato ad oggi, passando attraverso l’operazione Mani Pulite, il successo di personaggi come Di Pietro, i forsennati attacchi mediatico-giudiziari contro Berlusconi, e tutto il resto. I Cinque Stelle sono soltanto l’ultimo frutto avvelenato di questa mala pianta.
Intendiamoci, chi ha fatto finti bonifici, lasciando credere di aver restituito parte del proprio stipendio, ha preso in giro gli elettori, e non merita alcuna indulgenza.
Ma la vera presa in giro agli elettori sta nel fatto di averli convinti che la virtù dei politici consista nel fatto di tagliarsi lo stipendio.
Sta anche nel fatto di aver fatto credere agli italiani che i paladini dell’antipolitica siano persone moralmente superiori.
Ovviamente in realtà nei Cinque Stelle, come in altro partito, e in ogni comunità umana, in politica o in qualsiasi altra attività, vi sono persone oneste ed altre disoneste, vi sono persone capaci e altre incapaci, vi sono persone mosse solo da ambizioni personali ed altre che credono in quello che fanno. La gran parte degli esseri umani sono in realtà una miscela inseparabile di questi vizi e di queste virtù, che in moltissime persone coesistono in un modo che i moralisti e gli ipocriti cercano di negare, fino a quando loro stessi vengono smascherati.
Su quest’ipocrisia i Cinque Stelle sono campati fino ad oggi e hanno rischiato di vincere, con effetti catastrofici per l’Italia. Forse non è male che oggi ne siano travolti anche loro.
Però tutto questo non ha a che fare con la politica, è una degenerazione della politica (che già di per sè non è una cosa bellissima, come tutte le cose nelle quali ci sono in gioco interessi umani)N.B. Le Iene fanno il loro mestiere, e lo fanno bene, senza guardare in faccia a nessuno. In passato hanno messo in difficoltà politici di altri schieramenti. La mia critica ovviamente non è a loro, è al clima politico-culturale nel quale stiamo vivendo. Di cui i grillini sono allo stesso tempo una causa e un sintomo.
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Post di Andrea Orsini
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