Cara Boldrini, noi non possiamo stare a guardare di fronte alla violenza dei Centri sociali

Attualità

Milano 20 Febbraio – Ma di che parliamo? Di un antifascismo volutamente risuscitato per creare paura? Di qualcosa che la mente acutissima della Boldrini, novella veggente, prefigura come pericolo?

“Tutti i gruppi che si ispirano ai neofascisti vanno sciolti. Noi dobbiamo dirlo con forza: i gruppi che si rifanno a una ideologia fascista vanno sciolti. Non c’è spazio per loro in democrazia. Oggi dobbiamo stare attenti perché nel nostro Paese si sono moltiplicate le azioni provocatorie e violente da parte dei gruppi neofascisti, nei territori come sulla rete. Non possiamo più far finta di niente”, ha detto e scritto. E le manifestazioni antifasciste sono state 150 in tutta Italia. Manifestazioni, queste sì,  violente e incontrollabili. Un esempio per tutte, quella di Piacenza. Impegnati oltre quattromila uomini e donne delle forze di polizia, I violenti, questi sì, sono i collettivi, gli antagonisti, figli di una sinistra che non vede, non sente. A cui è concesso l’inimmaginabile. Evidentemente piacciono alla Boldrini, perché nessuna condanna, nessun “al lupo, al lupo”, ha manifestato. Ma se voleva ottenere che l’odio si esprimesse nelle piazze c’è riuscita. La sua miopia è quella tante volte dimostrata dalla sinistra negli anni di piombo, quando sono determinanti i loro voti. Hanno risuscitato il mostro del fascismo, per avere un mostro da combattere, non avendo nulla da proporre se non il buonismo infinito per i migranti

E allora, cara Boldrini, prova a dire “Tutti i gruppi che si ispirano al comunismo vanno sciolti. Noi dobbiamo dirlo con forza: i gruppi che si rifanno a una ideologia comunista vanno sciolti. Non c’è spazio per loro in democrazia. Oggi dobbiamo stare attenti perché nel nostro Paese si sono moltiplicate le azioni provocatorie e violente da parte dei gruppi antagonisti, nei territori come sulla rete. Non possiamo più far finta di niente”.

Bene ha detto Berlusconi “Il fascismo è morto e sepolto. Il caso di Macerata è stato il gesto di un singolo fuori di testa che ha agito per conto suo. Mentre invece c’è questo movimento dell’antifascismo che a Piacenza ha picchiato un esponente delle forze dell’ordine: è un movimento pericoloso che viene dai centri sociali ed ha un programma di iniziative inaccettabile. I fascisti sono morti ma ricordo che fascismo e nazismo sono arrivati come movimenti socialisti”.

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