Milano 20 Febbraio – La Corte dei conti ha messo in mora il Comune: dal 2003 si sono accumulati 347 milioni di euro di buco nelle case popolari.
Da tempo denuncio che il buco delle case popolari comunali viene insabbiato mettendolo in conto al più grande bilancio comunale. Il Comune inserisce tutti i mancati incassi in un capitolo denominato fondi di dubbia esigibilità, ma poi questo fondo va coperto rinunciando a delle spese. In pratica quel 50% degli affitti non pagati viene coperto con le tasse comunali versate dai contribuenti milanesi.
Ciò dimostra che non è il gestore che fa la differenza nell’incassare, come tuttora sostiene Gori gettando la croce su Aler.
Bisogna affinare la lotta ai furbi che non pagano e agli abusivi, incrociando banche dati e informazioni.
Per i morosi incolpevoli: per quelli che veramente sono impossibilitati a pagare anche canoni di affitto bassi, è meglio, è piu trasparente concedere dei contributi per pagare l’affitto. Stanziare fondi per chi dimostra lo stato di bisogno é meglio che avere questi giganteschi buchi a carico della fiscalità comunale.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.