I cestini per combattere i rifiuti abusivi: la nuova mappa

Milano

Nel 2018 arriveranno i contenitori intelligenti che segnalano il livello di riempimento: saranno 15mila su 23mila

Milano 23 Febbraio –  Nelle ultime settimane sarà capitato a molti milanesi di trovarsi per strada e, su percorsi abituali, cercare il solito cestino per gettare qualcosa e non trovarlo. Nessun errore: Amsa sta rivedendo la geografia dei cestoni verdi e di quelli grigi in molte strade della città. Il motivo: in base alle segnalazioni delle squadre di pulizia, vengono tolti quelli che più spesso sono usati impropriamente per gettare la spazzatura di casa o di un negozio. Se nel raggio di qualche decina di metri ce n’è almeno un altro, quello usato come “discarica abusiva” viene eliminato. Insomma: l’idea alla base della revisione è quella che bisogna disincentivare chi non fa la raccolta differenziata in casa, riempiendo i cestini per strada di rifiuti misti, impedendo così a chi vorrebbe solo gettare una cartaccia o una lattina vuota di trovarli sempre pieni. Lo dicono anche i numeri: nel 2017 Amsa ha raccolto oltre 37mila tonnellate di rifiuti nei cestini stradali, 1’11,8 per cento in più rispetto all’anno precedente. Presto, però, il problema del cestino che trabocca dovrebbe essere risolto dalla tecnologia. Dei 23mila cestini stradali circa 15mila, entro fine 2018, verranno progressivamente sostituiti dai “cestini intelligenti”, gli “smart bins”, che hanno all’interno un sensore in grado di rilevare automaticamente il volume dei rifiuti e il livello di riempimento. La sperimentazione è partita nei mesi scorsi, con i primi 300 cestini in varie zone della città: impossibile riconoscerli, perché sono esattamente identici a quelli normali, e questo perché il sensore all’interno ha un costo, e si vogliono evitare furti e vandalismi. «La fase di sperimentazione si concluderà a fine marzo e a quel punto cominceremo la vera e propria fase di cambio dei cestoni, collocando in tutta la città i 15mila cestini intelligenti», spiega l’assessore all’Ambiente Marco Granelli. I “cestini intelligenti”, sviluppati da Amsa con Cefriel-Politecnico potranno, grazie al sensore, tenere monitorato il livello di riempimento: i dati verranno inviati alla sala operativa centrale di Amsa che può mandare una squadra in tempo reale per svuotarlo. Lo storico delle informazioni sul grado di riempimento servirà anche a rivedere, eventualmente, il posizionamento dei cestini più utilizzati. I cestino intelligente progettato da Cefriel per conto di Amsa II sistema di realtà virtuale per la manutenzione a d’istanza.

Oriana Liso (Repubblica)

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