Berlusconi durissimo: “I centri sociali vanno indagati e poi chiusi”

Attualità

Milano 25 Febbraio – Era tanto tempo che non si vedevano queste cose”. Ai microfoni di TgCom24, Silvio Berlusconi attacca duramente gli antagonisti che ieri sono scesi in piazza a Milano.

“Sono tornate ad esserci dimostrazioni di piazza dei centri sociali che hanno come vittime i nostri agenti e carabinieri che, oltretutto, sono persone trattate male dallo Stato perchè non hanno una adeguata ricompensa per quello che fanno e hanno stipendi bassi e questo è un problema da risolvere subito”. Da qui la necessità di mostrare i muscoli: “Ora si deve davvero pensare di fare indagini sui singoli centri sociali e arrivare a chiuderne qualcuno”. Una ricetta che trova assolutamente d’accordo anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

“Il fascismo è morto e sepolto, è ormai storicizzato”. Berlusconi liquida gli slogan della sinistra che da mesi grida al ritorno del Ventennio. “Era un movimento socialista sul quale si e innestato un signore che si chiamava Benito Mussolini, il duce – replica – non vedo folle fasciste, né sento discorsi fascisti, né vedo un Mussolini in giro. C’è un film su Mussolini…”. Per il leader di Forza Italia un po’ di colpa ce l’ha anche la stampa perché dà molta attenzione a quello che succede. “Dovrebbero farlo meno…”, chiosa invitando piuttosto a volgere lo sguardo verso quegli italiani che soffrono davvero. “Io capisco il disgusto, la rabbia e la delusione di 15 milioni di italiani: è anche la mia”. E li invita a votare “per avere un governo e una maggioranza. Con meno del 50% che va a votare – avverte – si mette a rischio anche la democrazia.

“Io non ho ambizioni politiche, non sono candidabile”. Ai microfoni di TgCom24 Berlusconi torna a disegnare il profilo di Antonio Tajani, senza farne esplicitamente il nome, come candidato alla presidenza del Consiglio in caso di vittoria del centrodestra. “Avete capito perfettamente di chi sarà il nome che Forza Italia proporrà al capo dello Stato, sarà qualcuno che ci rappresenterà benissimo in Europa”, spiega riferendosi appunto a Tajani che attualmente è il presidente del Parlamento europeo. Dopo le elezioni, il Cavaliere deciderà sull’ipotesi di un ingresso di Carlo Cottarelli in un possibile governo di centrodestra. “Ci vedremo e gli esporrò il mio programma e potrà decidere se far parte del governo – chiarisce – lui ha il vantaggio di aver già lavorato per due anni sulla spending review e sa già dove tagliare, solo che prima lo ha chiamato Renzi che invece ha tagliato lui…”.

Sergio Rame (Il Giornale)

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