Rullo Milan, battuta anche la Roma. Cutrone-Calabria facce d’angelo per la festa del Diavolo.

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Roma-Milan 0-2

Milano 26 Febbraio – Diciamoci la verità, chi avrebbe scommesso su un risultato del genere qualche settimana fa? Probabilmente nessuno. Il Milan oggi è una squadra vera, dove tutti si aiutano e nessuno si risparmia. Una squadra che gioca di reparto, una squadra che gioca e si atteggia da squadra.
La serata di Roma certifica il lavoro di Gattuso che ha preso il Milan dal fosso e l’ha risollevato sotto tutti i punti di vista, Rino ha il merito, oltre che tecnico, di aver trasmesso quel senso di appartenenza che da troppo tempo mancava, ora i giocatori sono fieri di indossare la maglia rossonera e si getterebbero nel fuoco per essa. L’apoteosi è la doppia esultanza dei due canterani Cutrone e Calabria, una corsa sotto il settore ospiti battendo la mano sul simbolo del Milan che copre il cuore. È vero, nel calcio abbiamo visto spesso certi gesti, poi “traditi” per soldi o piazze più prestigiose, pugnalate al cuore per i tifosi, ma questi due ragazzi del Diavolo con le facce da angeli sono cresciuti fin da piccoli con la maglia del Milan addosso e non si hanno dubbi sulla genuinità del loro sentimento. Questo aiuta a far crescere il senso di appartenenza, che contagia poi anche tutti gli altri giocatori della rosa.
Il Milan dimostra una compattezza che fa paura, la Roma sbatte continuamente contro la solidità rossonera. Una Roma che crea più del Milan nel primo tempo ma che non è mai realmente pericolosa. Una Roma a cui non viene mai concesso spazio e che ha qualche opportunità solo quando è il Milan ha regalargliela sbagliando in fase di costruzione,  una Roma che non riesce mai a distendersi con la manovra.
Nella ripresa il Milan approfitta del calo di tensione romanista, i giallorossi si spaccano in due e il Diavolo trova le due reti con la qualità che ha, quattro passaggi a due tocchi e Cutrone mette dentro al volo. 3 passaggi di prima e Calabria scavalca Alisson col tocco sotto. Prima, durante e dopo ci sono altre tre occasioni nitide per andare in gol. Signore e signori ecco il Milan di Gattuso.

Racconto e analisi tattica.

Per il Milan solito schieramento col 4-3-3, la Roma si dispone a specchio, 4-3-3 con Nainggolan a fare l’interno sinistro di centrocampo invece che agire dietro la prima punta dove lo schierava Spalletti e come era successo nelle ultime uscite.
Le mezzali rossonere Kessie e Bonaventura appoggiano il primo pressing portato da Cutrone, questa è la modifica con cui Gattuso limita molto la manovra giallorossa, facendo accorciare gli esterni Suso e Calhanoglu sugli esterni della Roma, con questo sistema si aprono degli spazi affianco a Biglia che però non vengono mai attaccati da Perotti e Under, con Biglia bravo a scivolare velocemente per chiudere gli spifferi e Bonucci e Romagnoli fondamentali negli anticipi.
Il Milan non trova il giusto ritmo nel giropalla durante il primo tempo, non arrivano le imbucate centrali che piacciono a Gattuso e prova a distendersi sugli esterni risultando però prevedibile. Meglio nel secondo tempo quando nonostante i molti errori in impostazione, riesce ad essere veloce e preciso dalla metà campo in su. La Roma ha un possesso troppo sterile e Shick finisce sempre nella rete di Bonucci e Romagnoli, bravi anche a prendere ogni palla che piove in area.
La prima mezz’ora è in totale equilibrio, qualche stoccata giallorossa da fuori che però non crea pericoli, poi la Roma spinge per 10′ minuti e schiaccia il Milan nella propria trequarti, non arrivano comunque occasionissime, nel finale del primo tempo il Milan impensierisce Alisson per la prima volta, una ripartenza fulminea con Bonaventura che prova a mandare a rete Calhanoglu in verticale, bravo il portiere brasiliano ad uscire e stoppare il turco.

Nella ripresa c’è subito il gol di Cutrone, giocate a due tocchi e Suso mette la solita palla tagliata per l’azzurrino che passa alle spalle di Manolas e segna di tacco. 0-1.
La partita si apre e diventa divertente, la Roma attacca ma non riesce ad entrare in area, il Milan è pericoloso quando viene in avanti.
Qualche tiro da fuori giallorosso, qualche conclusione rossonera e arriva il secondo gol del Milan, Calabria chiede l’uno-due a Kalinic che lo manda in porta e poi batte Alisson con un pallonetto. 0-2.
Borini appena entrato si mangia il 3-0, Calhanoglu scappa via a sinistra e mette al centro, Borini a porta praticamente vuota spedisce alto. Fischio finale e festa rossonera.Roma-Milan è la vittoria di Gattuso su Di Francesco.
Il sorteggio di Europa League.

Nella serata dell’Olimpico la Roma sembra partire meglio, ma in realtà non gli riesce niente durante la gara.
Gattuso, come sempre, ha preparato benissimo la partita, costringe Nainggolan ad abbassarsi, chiude le linee di passaggio a Strootman, esilia Under e Perotti che non sanno cosa fare col pallone perché isolati e fa distendere i suoi con le imbucate verticali. Bravi i giocatori rossoneri a recepire tutte le consegne del mister.
Meno bravi forse quelli della Roma, che non interpretano la partita come vorrebbe Di Francesco ma il tecnico giallorosso ha anche la responsabilità di non aver trovato alternative per riuscire a far male al Milan. Poi i suoi perdono tutti i confronti diretti con gli avversari, infatti Bonucci e Romagnoli fanno molto meglio di Fazio e Manolas, stessa cosa vale per le catene, meglio Rodriguez-Calhanoglu e Calabria-Suso di Peres-Under e Kolarov-Perotti. In mezzo al campo Kessie sovrasta Nainggolan che prende anche qualche fischio, Biglia con l’ennesima grande prova oscura quella di Strootman, forse solo Pellegrini regge un minimo di confronto con Bonaventura. Il tabellino marcatori parla per il confronto Cutrone-Schick. Gattuso ha plasmato questa squadra.

Il sorteggio di Europa League dice Arsenal.
Chi leggendo i nomi di questa sfida non ha sentito profumo di Champions? Ammettiamolo, è subito lì che è corsa la mente dei tifosi. Non è il Milan di una volta e nemmeno l’Arsenal di una volta ma la storia non si mette in un cassetto e questa sfida rievoca quelle della coppa dalle grandi orecchie.
L’Arsenal era il peggior avversario da incontrare insieme all’Atletico Madrid ma il Milan di Gattuso sta scrivendo la tesina, vedremo dunque come andrà questo affascinante esame. Prima però c’è da pensare alla Lazio in Coppa Italia e al derby senza distrarsi. Due partite che a questo punto saranno fondamentali per la stagione del Milan. Ci si gioca tutto. Come piace a Gattuso.

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Andrea Mutti

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