Milano 1 marzo – Si avvicina il gran finale della campagna elettorale per le elezioni nazionali del 2018 e tutti i partiti sono impegnati negli ultimi dibattiti prima che la parola passi agli elettori. Ieri, alla biblioteca di Castellanza, l’ospite indiscussa della serata organizzata dalla coalizione di centro-destra (Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia) è stata ancora una volta la flat tax, il tema che ha monopolizzato, assieme all’immigrazione e alla sicurezza, la campagna elettorale. Ospite della serata è stato il professor Emanuele Canegrati, economista e collaboratore del gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati, uno dei maggiori esperti della materia, avendo scritto nel 2011, per conto della Fondazione Magna Carta, assieme ai professori Kurt Leube e Alvin Rabushka della Stanford University, il libro “Una flat-tax per l’Italia: per un nuovo rinascimento fiscale”, dove già si proponeva una aliquota proporzionale attorno al 23%.
Canegrati ha spiegato perché la flat tax è vantaggiosa: è semplice, perché qualsiasi contribuente può comprendere quante tasse paga e perché ha un modello dichiarativo di una sola pagina; è efficace, perché non disincentiva, attraverso l’eccessiva progressività fiscale, il contribuente a lavorare di più; è equa, perché permette, grazie al maggior gettito raccolto, di distribuire il reddito dai più ricchi ai più poveri attraverso degli opportuni e mirati programmi di spesa pubblica per contrastare la povertà e le situazioni più disagiate. Canegrati ha anche rispedito al mittente le accuse della sinistra, che ha strumentalizzato la flat tax definendola una tassa a vantaggio dei ricchi, dimostrando che, con la sua introduzione, tutte le categorie sociali ci guadagnano. Ha poi ricordato come, secondo un recente studio internazionale, il sistema fiscale italiano è diventato il terzo peggiore al mondo, dopo Brasile e Turchia e il peggiore dell’Unione Europea. Un sistema talmente complesso, ha spiegato, da costare ai contribuenti italiani la cifra monstre di 60,4 miliardi di euro, quasi la metà dell’intero gettito IRPEF. L’unica alternativa all’insostenibilità di questo sistema è, appunto la flat tax, per la quale Canegrati ha spiegato anche le coperture a disposizione, che deriveranno soprattutto dal taglio delle tax expenditures, dalla spending review, dalle privatizzazioni di società pubbliche e da un mirato piano di alienazione degli immobili pubblici. La serata è stata anche un grande palcoscenico politico per la presentazione dei candidati della provincia di Varese in Parlamento e in Regione: Dario Galli, sindaco di Tradate, candidato alla Camera dei Deputati per la Lega, Marco Osnato, candidato alla Camera dei Deputati per Fratelli d’Italia, Angelo Palumbo, presidente del Consiglio Comunale di Cassano Magnago e candidato al consiglio regionale per Forza Italia, Francesca Brianza, assessore regionale e candidata al Consiglio Regionale nelle file della Lega e Luca Marsico, consigliere regionale e candidato nella lista di Forza Italia.
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