Il capolavoro di Berlusconi: unità del Centrodestra e Tajani premier

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Milano 2 Marzo – La generosità di Berlusconi ci regala Antonio Tajani come possibile premier. L’annuncio a Matrix. E in una fase della vita in cui ingiustamente è stato espulso dalla vita pubblica, sceglie forse il migliore, attualmente, in Forza Italia. Indubbiamente il più capace di curare i rapporti con l’Europa. In sintesi un politico di qualità ed esperienza.

E’ un Berlusconi che rispolvera simpatia e fierezza, pragmatismo e conoscenza. Convinto di essere ancora utile al Paese.

Nel pomeriggio a Roma la manifestazione anti “inciucio” con i leader  del centrodestra.

Ed è un lampo, un ricordo e quell’emozione che è speranza, alla vigilia di un grande evento. Ora come allora, sempre a Roma, con protagonisti diversi, ma con il sogno di cambiare un’Italia sofferente e in difficoltà. Con una costante, Berlusconi, attivo, ottimista, generoso. E’ l’unità, è riconoscere che gli obiettivi sono gli stessi, è credere di poter vincere per attuare un programma comune: è tutto questo che la visione plastica dei quattro leader insieme a chiudere la campagna elettorale sa restituire ai cittadini. E il sorriso, compiaciuto, fiero di proporre un progetto che pensa ai giovani, che ha un occhio di riguardo per gli anziani, che può dare slancio all’economia, che cercherà di sanare leggi e burocrazia ingiuste. E’ veramente la vigilia di un grande giorno, un giorno che può segnare l’inizio di una rinascita. “Siamo qui senza nessuna cerimonia, abbiamo la speranza di poter raggiungere la maggioranza alla Camera e al Senato e formare un governo solido di cui il paese ha bisogno, ha detto Berlusconi, Ma niente inciuci e grandi coalizioni con la sinistra e il Movimento Cinque Stelle: i nostri programmi sono incompatibili e noi abbiamo tutti preso l’assoluto impegno di non aprirci a delle coalizioni o inciuci con gli altri partiti, anche se non raggiungessimo la maggioranza…Dal momento in cui saremo al governo noi assicureremo la massima lealtà. Siamo in coalizione, è normale ogni tanto discutere altrimenti saremmo un unico partito. In campagna elettorale è giusto che ognuno cerchi più voti dell’altro”, ma dopo le elezioni “saremo un’unica forza di aggressione alla sinistra. Serve una rivoluzione e noi siamo rivoluzionari”.

Il leader della Lega si sofferma sul programma: “Ce n’è uno comune che fa fede, per me viene subito dopo il Vangelo come importanza. Arriviamo al 4 marzo, chi farà cosa lo vediamo il 5 marzo, l’unica certezza è che ci sarà un governo di centrodestra. Sono strafelice che la Lega che ho preso in mano al 3% ora è forza di governo”. E conferma : “Il primo atto sarà abolire la legge Fornero, è un caso umano, non politico”.

Contenta per l’incontro la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che da tempo chiedeva una manifestazione unitaria del centrodestra: “Ci tenevo particolarmente a questo incontro, si sa che è competenza delle donne riunire la famiglia, è stata una campagna elettorale molto breve e molto intensa. Ognuno di noi è riuscito a dare il massimo di sé, può avere avuto un limite di dare un segnale di non compattezza, per questo era importante riunire il centrodestra prima del voto”.

A fronte di una sinistra che non si trova d’accordo neppure sull’acquisto della carta igienica e di un Movimento 5 Stelle abbandonato dal proprio guru Grillo, la compattezza del Centrodestra è di buon auspicio.

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