Marrocchino accoltellato a morte a Briosco, arrestato il responsabile

Cronaca

Milano 2 marzo – I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cantù, della stazione dei carabinieri di Lurago d’Erba e i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Milano, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza e Brianza, nelle prime ore del mattino del 24 febbraio 2018 hanno eseguito un provvedimento di fermo con l’accusa di omicidio nei confronti di A.I. Di 40 anni, residente a Lurago d’Erba (Como). L’uomo è accusato dell’omicidio avvenuto all’alba dello scorso 26 gennaio a Briosco (Monza Brianza) nel tratto di strada provinciale 102 svincolo strada statale 36 “lago di Como e dello Spluga” direzione Milano: Ghazal Azeddine, nato in Marocco il 1 maggio 1990, in Italia senza fissa dimora, è stato accoltellato all’addome. Poi trasportato presso ospedale S. Gerardo Monza per “ferita da arma bianca all’addome, con eviscerazione e lacerazione”, è morto in ospedale a causa delle ferite.

Le indagini, a seguito della deposizione spontanea della convivente dell’autore dell’omicidio ai carabinieri di Lurago d’Erba, hanno consentito di: raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza a carico dell’uomo con testimonianze e riscontri, perfettamente convergenti con i risultati delle indagini della Squadra Mobile di Milano; trovare l’arma utilizzata per commettere il delitto, un coltello da cucina; ricondurre l’evento nel quadro dello spaccio di droga nelle zone boschive del luogo dove si è verificato il delitto. L’omicida avrebbe acquistato delle dosi di droga senza pagarle a Ghazal Azeddine, uccidendolo per non subire ritorsioni. Secondo quanto ricostruito sarebbe andato dal cittadino marocchino con il coltello da cucina e il chiaro intento di prendere la droga senza pagarla, “cancellando” ogni testimonianza attraverso l’eliminazione del diretto interlocutore. Poi sarebbe scappato a casa, dove ha lasciato l’arma del delitto nel lavello della cucina, come riferito da un testimone. In quella circostanza avrebbe detto di voler “uccidere tutti i marocchini”, confidenze fatte anche alla compagna che ha poi raccontato tutto ai carabinieri. L’uomo si trova ora in carcere a Como, dopo la convalida del fermo da parte del pm.(Askanews)

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