A Palazzo Reale “Impressionismo e Avanguardie”, una storia di grande collezionismo americano

Cultura e spettacolo

In esposizione fino al 2 settembre una selezione di 50 capolavori provenienti dal Philadelphia Museum of Art

Milano 9 Marzo – Fino al 2 settembre, nelle sale di Palazzo Reale a Milano, apre “Impressionismo e avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art”, una selezione di 50 capolavori provenienti da uno dei più importanti e storici musei americani, un’occasione unica per ammirare opere dei più grandi pittori a cavallo tra Ottocento e Novecento nel loro periodo di massima espressione artistica, in un allestimento studiato per valorizzare ogni singola opera. Philadelphia è stata la capitale del collezionismo d’arte dalla metà dell’Ottocento; l’esposizione vuole essere il racconto di una storia che ha visto protagonista il suo museo e i collezionisti che hanno contribuito al suo arricchimento.

Opere di artisti celeberrimi come Pierre Bonnard, Paul Cézanne, Edgar Degas, Edouard Manet, Paul Gauguin, Claude Monet, Vincent van Gogh, Camille Pissarro, Pierre-Auguste Renoir fino alle sperimentazioni di Georges Braque, Vasily Kandinsky, Paul Klee, Henri Matisse, Marc Chagall, Constantin Brancusi, Pablo Picasso, passando per il surrealismo di Salvador Dalí e Joan Mirò, a cui si aggiungono lavori di tre artiste: Mary Cassatt, Marie Laurencin, Berthe Morisot.

Per la mostra milanese sono state scelte cinquanta opere: i luminosi paesaggi di Monet con  Il sentiero riparato (1873) e Il ponte giapponese (1895), di Sisley con Le rive del Loing (1885), di Pissarro con Paesaggio (frutteto) (1892), di Cézanne con Le Quartier du Four, à Auvers-sur-Oise (ca.1873) e Paesaggio invernale, Giverny(1894), di de Vlaminck con La Senna a Chatou (ca.1908), di Soutine con Paesaggio, Chemin des Caucours, Cagnes-sur-Mer(ca.1924), di Dufy con Finestra sulla Promenade des Anglais, Nizza (1938).  E imperdibili scene cittadine come I grands Boulevards(1875) di Renoir e Place du Tertre a Montmartre (ca.1912) di Utrillo.

Sfilano magnifici ritratti come Ritratto di Isabelle Lemonnier (ca.1877) di Manet, Donna con collana di perle in un palchetto(1879) di Mary Cassatt, Ritratto di bambina (1894) di Berthe Morisot, Ragazza con gorgiera rossa (ca.1896), Ragazza che fa il merletto (ca.1906) e Bagnante (ca.1917-1918) di Renoir, Ritratto di Madame Cézanne (1885-1887) di Cézanne, Ritratto di Madame Augustine Roulin e la piccola Marcelle (1888) e Ritratto di Camille Roulin (1888) di van Gogh, Nudo femminile seduto (1908-1909), Uomo con violino (1911-1912), Donna e bambine (1961) di Picasso, L’ora del tè (donna col cucchiaio) (1911) di Metzinger, Uomo al balcone (ritratto del dottor Théo Morinaud) (1912) di Gleizes, Omaggio a Maillol (1917) di Bonnard, Donna seduta in poltrona (1920) di Matisse. E poi composizioni di frutta e fiori come Natura morta con rose centifolia in un cestino (1886) di Gauguin, Natura morta con mazzo di margherite (1885) di van Gogh, Cesta di pesci (ca.1910) e Natura morta con piatto di frutta (1936) di Braque, Natura morta sul tavolo (1925) di Matisse. E sculture come L’atleta (1901-1904) di Rodin visivamente legata al Pensatore, che ritrae Samuel S. White III, tra i maggiori donatori del Museo, l’enigmatico Il giullare (1905) di Picasso, la bellissima scultura in pietra Il Bacio (1916) di Brancusi. E ancora, opere come Marina in Olanda (1872) di Manet, La classe di danza (ca.1880) di Degas, Una sera di carnevale (1886) di Rousseau, Cerchi in un cerchio (1923) di Kandinsky, Carnevale al villaggio (1926) di Klee, Simbolo agnostico (1932) di Dalí, Pierrot con rosa (ca.1936) di Rouault, Nella notte (1943) di Chagall.

Fondata nel 1681, Philadelphia si considerava la prima e più bella città degli Stati Uniti; nell’Ottocento era la più grande città nordamericana, i suoi abitanti facevano fortuna nel commercio, nelle navi a vapore, nelle ferrovie, nelle banche e abbellirono la città, gareggiando per renderla la capitale culturale dell’America. La prima Fiera mondiale ufficiale negli Stati Uniti fu tenuta a Philadelphia nel 1876 e fu visitata da più di 10 milioni di persone (il 20% della nazione), contribuendo a stimolare i ricchi americani a viaggiare in Europa, dove l’arte era in testa alla lista della spesa. Ne è nato il Philadelphia Museum of Art, che ha aperto l’anno successivo, e possiede una collezione di oltre 240.000 opere rappresentative di oltre duemila anni di produzione artistica.

Lo sviluppo del museo si deve a Fiske Kimball, direttore per trent’anni dal 1925, che dotò il museo di arredi originali di vari paesi e epoche, convinto di offrire ai visitatori un’esperienza vivida della storia di ogni forma d’arte. Un susseguirsi continuo di donazioni da parte di imprenditori illuminati e appassionati collezionisti ha arricchito negli anni il museo, che possiede opere d’arte di ogni epoca e tipologia: dalle terrecotte e sculture giapponesi e cinesi a miniature, xilografie e sculture asiatiche, dai dipinti antichi, disegni e stampe italiani a una collezione di armi e armature, da oggetti di argento e porcellana a opere d’arte e design contemporanei, compresa una collezione di fotografia che consta di trentamila stampe in bianco e nero e a colori.

Le collezioni d’arte moderna e impressionista – ci raccontano Jennifer Thompson e Matthew Affron, conservatori del museo e curatori della mostra – sono uno dei fiori all’occhiello del Philadelphia Museum of Art. La loro peculiarità consiste nell’essere tutte frutto di donazioni, non solo di singole opere, ma di intere eccezionali raccolte caratterizzate dalla forte personalità dei collezionisti. Gli abitanti di Philadelphia, sono stati tra i primi collezionisti dell’impressionismo.

INFO

Orari: lunedì 14.00 – 19.30 – martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30 – giovedì e sabato 9.30 – 22.30

Biglietti (audioguida inclusa): Intero € 12 – Ridotto € 10

Infoline e prevendite: – tel. 02/92800375 – www.vivaticket.it

Informazioni online: www.palazzorealemilano.it – www.impressionismoeavanguardie.it

facebook.com/palazzorealemilano – facebook.com/ImpressionismoAvanguardie

Immagini >  http://bit.ly/2EpaH8ie

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